Tre giorni al derby, l’Inter col fattore B sfida il Milan di Ibra!

Non c’è tempo per pensare alla Champions. Milan e Inter sono chiamate ad archiviare alla svelta le gare di ieri sera contro Porto e Sheriff Tiraspol, domenica c’è un derby da vincere

Il Milan ha dimostrato, anche ieri sera, di faticare più del previsto in Champions League e adesso la qualificazione agli ottavi di finale sarebbe davvero un’impresa. L’Inter, invece, si è imposta con scioltezza, agguantando il secondo posto, che vuol dire passaggio del turno.

Milan-Inter, Ibra sfida il fattore B
Ibrahimovic e Brozovic ©LaPresse

Ma come detto, non c’è tempo per leccarsi le ferite o per esultare. La testa già da oggi è alla sfida di domenica sera, che metterà di fronte Milan e Inter, per la dodicesima giornata di Serie A. 

Cerchiamo di capire come le due squadre arrivano al derby e quali possono essere i problemi principali di Stefano Pioli e Simone Inzaghi.

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Supremacy, Ibra è tornato!

Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic © LaPresse

Non decolla il Milan di Pioli in Champions League. Anche per via di alcune decisioni arbitrali più che discutibili, i rossoneri dopo quattro partite hanno raccolto solamente un punto. Troppo poco per credere ancora, fino in fondo, alla qualificazione.

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Fino a questo momento i passi falsi in Europa non hanno, però, lasciato conseguenze in Italia, dove il Milan è stato praticamente una macchina perfetta. Gli uomini di Pioli, nonostante le mille difficoltà, dovute agli infortuni e al Covid, sono riusciti sempre a portare a casa il risultato.

L’ultima pausa per le Nazionali ha portato via tantissimi calciatori: oltre a Maignan, il ruolo più colpito è stato quello della trequarti, dove è stato out Brahim Diaz e lo sono tuttora Ante Rebic, Junior Messias, Samu Castillejo e Alessandro Florenzi. Queste assenze hanno spinto Pioli a puntare tutto su Saelemaekers e Leao, che di fatto le hanno giocato sempre tutte. Al derby arrivano col fiato corto e la condizione non perfetta di Brahim, dopo il Covid, tiene in ansia i tifosi rossoneri. Si candida così a giocare dal primo minuto Rade Krunic, che potrebbe rappresentare la sorpresa di Pioli.

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Stefano Pioli
Stefano Pioli © LaPresse

I guai però non mancano nemmeno in difesa, dove mancherà lo squalificato Theo Hernandez. La speranza è di recuperare al 100% Ballo-Toure, che non ha ancora smaltito totalmente il colpo alla caviglia, subito da Soriano. Pioli incrocia le dita, sperando di riabbracciarlo insieme ad Ante Rebic e Alessandro Florenzi.

Per quanto riguarda Davide Calabria non sembrano esserci particolari preoccupazioni. Al derby sarà dunque al suo posto.

Le note positive di un Milan, che fin qui, non ha mai sbagliato in campionato, comunque non mancano. Zlatan Ibrahimovic sta bene e dopo aver giocato una quindicina di minuti contro il Porto è pronto a caricarsi la squadra sulle spalle, sapendo che Giroud è pronto dalla panchina. Dovranno farlo anche Kjaer e Tomori, in difesa, e Sandro Tonali e Franck Kessie a centrocampo. Il danese così come l’ivoriano saranno freschi e non è un dettaglio da sottovalutare in un match che si preannuncia alquanto tirato.

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Fattore B, Barella-Brozovic superstar!

barella brozovic rinnovo inter
Brozovic e Barella © LaPresse

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La doppia sfida contro lo Sheriff ha dato energia all’Inter. I nerazzurri stanno facendo bene in Champions League e la qualificazione agli ottavi è vicina. Un successo che ha certificato il grandissimo stato di forma del centrocampo nerazzurro, dove Marcelo Brozovic e Nicolò Barella stanno risultando sempre più insostituibili.

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Ieri il compagno di reparto è stato Arturo Vidal. Il cileno, rispetto alla passata stagione, sta dando un contributo diverso e se sta bene è sicuramente il titolare a centrocampo. I nerazzurri hanno l’infermeria vuota e questo è certamente un grande vantaggio rispetto al Milan ma in Italia, come testimoniano le sfide contro Juventus, Atalanta e Lazio, fatica ad imporsi contro le big.

Lautaro Martinez
Lautaro Martinez © Getty Images

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A preoccupare maggiormente i nerazzurri è la condizione di Lautaro Martinez, rimasto a secco anche ieri sera e a caccia ancora del primo centro in Champions League. Il gol manca dal 2 novembre, troppo per il centravanti argentino chiamato a sfidare Zlatan Ibrahimovic. Perché senza Lukaku toccherebbe a lui battere lo svedese, anche se Dzeko ha dimostrato di aver le spalle larghe e di poter fare la differenza in questa prima parte di stagione. Servono i loro gol per vincere. Una sconfitta in casa nerazzurra non sarebbe ammessa: il Milan scapperebbe a dieci punti, non facili da recuperare.

Scelte sbagliate

Milan-Inter, scelte sbagliate
Dumfries ©LaPresse

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Non è stata un’estate totalmente facile per Milan e Inter. Le due squadre hanno fatto tantissime scelte buone, come riscattare Tonali e Tomori, acquistare Dzeko, Correa e Maignan, e riprendere Dimarco ma altre non stanno pagando.

Sotto accusa è sicuramente finito il club rossonero che oggi si ritrova con la coperta corta sulla trequarti, per via degli infortuni, ma anche per non aver voluto spendere un paio di milioni in più per portarsi a casa Faivre. Puntare su Messias – fin qui solo 16 minuti di gioco – non ha certo portato alcun frutto.

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In casa nerazzurra, invece, non sta per nulla convincendo Calhanoglu, che ha giocato bene solo all’esordio. Le prestazioni negative stanno facendo gongolare i suoi ex tifosi ma il derby può essere la partita giusta per riscattarsi. Male anche Dumfries, e non solo per il rigore procurato in Inter-Juventus. L’olandese sta faticando parecchio ed è da considerarsi una riserva di Darmian, che senza strafare si è preso il posto da titolare. Hakimi era un’arma importante per i nerazzurri, un attaccante aggiunto che sta venendo a mancare. Dzeko con i suoi gol ha reso meno amaro l’addio di Lukaku; il marocchino, invece, rappresenta un vuoto enorme: se Dumfries dovesse continuare a deludere, a gennaio correre ai ripari sarebbe un obbligo.

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