I bianconeri criticati per la situazione del mercato, bloccato dalle cessioni mentre le avversarie si stanno rinforzando
Il mercato delle big di Serie A sta pian pian tornando a decollare, anche se con tempi diversi. Il Napoli ha già scollinato dopo i primi cinque acquisti importanti, aspettando ora Milinkovic-Savic e Juanlu che dovrebbero arrivare in questa settimana. Il Milan, dopo una fase di stallo abbastanza lunga in seguito agli arrivi di Modric e Ricci, sta piazzando lo sprint con tre colpi ormai verso quella che sembra la definizione. Pubill potrebbe essere il primo, poi Estupinan per cui si sta cercando l’accordo col Brighton e infine Jashari.

L’Inter aveva già lavorato in ottica estiva nei mesi scorsi e dopo Bonny sta lavorando sull’obiettivo Lookman e anche su Leoni del Parma. E ancora la Roma ha chiuso El Aynaoui e Ferguson mentre aspetta Wesley, vicinissimo, per dare l’assalto anche a Ghilardi. La Juventus, al momento, è quella che sta registrando qualche difficoltà in più e per ora l’unico acquisto è l’ingaggio a parametro zero di Jonathan David, oltre alla conferma di Kelly e Conceicao.
Un bel colpo, senza dubbio, ma che da solo non basta. Le cessioni stanno limitando un po’ l’azione dei bianconeri, in primis Vlahovic per cui il Milan però non ha ancora intenzione di affondare. Per il serbo ogni scenario è infatti ancora aperto, così come si sta muovendo poco per Douglas Luiz.
Juve, cessioni bloccate e non solo: “Società gestita come una squadretta”
Comolli sta cercando di chiudere la cessione di Weah al Marsiglia, ma come vi abbiamo spiegato ieri manca ancora l’accordo sulle condizioni per far scattare l’obbligo di riscatto a 15 milioni. Più vicino invece l’addio di Mbangula, con gli ultimi dettagli da sistemare con il Werder Brema. Nel frattempo continua la telenovela Sancho, così come quella di Kolo Muani per cui non è stata ancora trovata l’intesa col PSG, comunque non scontata. Una serie di intralci, ostacoli, rallentamenti, che di certo non rende contenti i tifosi.

E con loro il giornalista Graziano Carugo Campi, che su X ha detto la sua in maniera breve, ma sicuramente molto dura e chiara: “La Juventus oggi è gestita come una squadretta. Il quarto posto avrebbe del miracoloso”. Un concetto forte che porta il focus soprattutto sulla dirigenza, probabilmente un po’ a tutti i livelli. Dal nuovo dg Comolli agli altri componenti della società, con la scelta di Modesto come direttore tecnico arrivata in questi giorni. E la conferma di Tudor, i limiti mostrati al Mondiale per Club. Tutti elementi che proprio non spingono a uno slancio di ottimismo per una stagione che dovrebbe segnare il ritorno ad alti livelli della Juventus.




















