Milan, Ibrahimovic in conferenza a Sanremo: “Lukaku? Se vuol venire è il benvenuto”

Milan, la conferenza di Zlatan Ibrahimovic al Festival di Sanremo: lo svedese sarà ospite fisso del programma

Complice anche l’infortunio rimediato contro la Roma che sarà valutato tra una decina di giorni, Zlatan Ibrahimovic sarà ospite fisso al Festival di Sanremo. E l’attaccante del Milan ha parlato in conferenza stampa proprio su quella che sarà la sua esperienza alla celebre manifestazione. “E’ più facile fare gol che stare a Sanremo, ma sono in buone mani con Amadeus e Fiorello. E non sono preoccupato. Se sbaglio nessuno mi può giudicare perché non è il mio mondo, se faccio bene meglio perché così avrò un lavoro quando smetto” ha esordito lo svedese. Una scelta, quella di partecipare alla kermesse, per ringraziare l’Italia: “Per tutto ciò che ha fatto per me, non solo nel calcio”.

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Milan, Ibrahimovic al Festival parla anche di Lukaku

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Luaku e Ibrahimovic ©Getty Images

Ibrahimovic ha parlato anche del suo infortunio: “Il programma è sempre uguale. Sono stato sfortunato ad avere una piccola lesione, ma il programma del festival non cambia”. Poi una domanda su Lukaku: “Se Amadeus volesse portarlo non c’è problema. Se lui vuole venire è il benvenuto. Quello che succede in campo, finisce in campo, non c’è nessun problema”. Dimenticata dunque la vicenda avvenuta durante il derby di Coppa Italia. Sul duetto con Mihajlovic: “Spero che non sappia cantare, così saremo allo stesso livello”.

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Tra le domande rivolte allo svedese, anche una relativa alla risposta di LeBron James, pronunciata proprio dopo le frasi dello svedese relativa all’impegno politico degli uomini di sport. “La politica divide il mondo, lo sport unisce il mondo. Il calcio unisce atleti da ovunque, facciamo quello che facciamo per unire, era questo il messaggio. Atleti devono fare atleti e i politici devono fare i politici”. Sulla fede interista di Fiorello ed Amadeus: “Lo so, me lo ricordano ogni giorno. Per sei mesi prima non dicevano nulla… Ci riprenderemo il primo posto. Rispetto tutti i club con cui ho giocato, ma il Milan è casa mia”. Infine su Berlusconi: “Se fosse stato lui presidente mi avrebbe mandato comunque a Sanremo, perché abbiamo un bel rapporto. Anche se mi ha mandato a Parigi senza il mio permesso”.

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