Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Verona

Coronavirus, ESCLUSIVO Calcagno (AIC): “Calcio adesso non ha ragione di esistere. Sui contratti…”

Il vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori intervistato, in esclusiva, da Calciomercato.it

CORONAVIRUS ESCLUSIVO CALCAGNO AIC STOP CALCIO CONTRATTI BUNDESLIGA – Quella inglese è l'ultima, in ordine di tempo, federazione ad aver deciso di sospendere tutte le attività calcistiche nazionali, seguendo l'esempio dell'Italia, della Spagna e della Francia. Nel nostro Paese, da tempo l'Associazione Italiana Calciatori chiedeva lo stop, visto l'alto tasso di contagio da coronavirus, soprattutto nelle regioni del Nord. “Erano settimane che, in via formale, chiedevamo di fermare tutto – esordisce l'avvocato Umberto Calcagno, vicepresidente dell'AIC, ai microfoni di Calciomercato.it – Finalmente, anche se con ritardo, ci siamo arrivati. L'importante è esserci riusciti, il rischio era quello di essere decontestualizzati dalla situazione che stava vivendo, e tuttora vive, la nazione. Ci veniva detto che i calciatori dovevano dare l'esempio, ma bisognava capire quale esempio fosse quello giusto visto che le regioni settentrionali ci chiedevano testimonial per far arrivare a tutti il messaggio di restare a casa, mentre altri andavano in giro per la penisola a fare il loro lavoro”. Nel frattempo, in Bundesliga si continua a giocare, a porte chiuse: “Credo che non ci si renda conto della situazione, com'è successo anche da noi. Purtroppo – continua Calcagno – sarà il virus a dettare i tempi. Se vogliamo essere più avanti del contagio, bisogna capire che le attività calcistiche e gli allenamenti, in questo momento, non hanno nessuna ragione di esistere“.

LEGGI ANCHE>>>Coronavirus, UFFICIALE: prima sospetta positività in Bundesliga

La stagione può finire dopo il 30 giugno: il parere di Calcagno

Con la speranza di poter riprendere la stagione, si fa strada l'ipotesi di concluderla in piena estate con il conseguente spostamento dell'Europeo al 2021. Uno dei problemi, però, potrebbe essere rappresentato dalla scadenza dei contratti, fissata al 30 giugno. “Lo statuto federale lascia ampio potere, in caso di eccezionalità, alla federazione. Dunque, non è da escludere che si possa prolungare la stagione sportiva oltre il 30 giugno e, di conseguenza, anche la scadenza di contratti. L'auspicio è quello di poterci ragionare, non sarà un problema trovare una soluzione”, ha concluso Calcagno a Calciomercato.it.

POTREBBERO INTERESSATI ANCHE:

Emergenza Coronavirus, UFFICIALE: salta Inghilterra-Italia

Coronavirus, retroscena Juventus-Inter | Follia, una barzelletta

Gestione cookie