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Calciomercato Inter, da Cambiasso a Conte: nomi e tempistiche del dopo-Spalletti

Confronto con i dirigenti dopo il ko col Bologna: fiducia confermata, ma Parma e l’Europa League sono decisive

CALCIOMERCATO INTER CAMBIASSO CONTE SPALLETTI / La chiusura del calciomercato di gennaio è coincisa con lo sprofondo in una crisi nera per l'Inter che dopo l'ottimo avvio di stagione vede traballare ogni certezza, anche e soprattutto quelle legate alla situazione della panchina. Luciano Spalletti è al centro del ciclone ed a rischio esonero, con i tifosi che invocano subito Cambiasso all'Inter come traghettatore mentre per l'estate prende quota la candidatura di Antonio Conte. Un calciomercato Inter che si sta rivelando non adeguato, i malumori interni di un ambiente in tensione ed i risultati di questo inizio di 2019 decisamente deludente finiscono per mettere sulla graticola l'allenatore che, nonostante il rinnovo fino al 2021 firmato ad agosto, è oggetto adesso di attente ed approfondite valutazioni.

Calciomercato Inter, i numeri dell'esonero di Spalletti

Il primo, importante campanello d'allarme è suonato con l'eliminazione dalla Champions League. Certo, superare il girone era impresa che in pochi si sarebbero aspettati dopo i sorteggi, ma il modo in cui è maturata la delusione europea e soprattutto il brutto pareggio decisivo col Psv hanno fatto male all'ambiente. L'arrivo di Beppe Marotta in dirigenza (due giorni dopo) e la ripresa in campionato (subito battuta l'Udinese e poi le vittorie con Napoli e Empoli a fine dicembre) hanno fatto temporaneamente passare in secondo piano i segnali di una crisi motivazionale e psicologica interna allo spogliatoio che in poco tempo, però, è esplosa in tutta la sua forza: dal caso Wanda Nara con le dichiarazioni sul rinnovo di Icardi alle vicende relative a Nainggolan fino alle super multe per Icardi e Lautaro, rientrati in ritardo dall'Argentina, e le richieste di cessione nella sessione di gennaio. Perisic su tutti, ma non solo. L'arrivo di una figura come Marotta a stagione in corso ha evidentemente smosso degli equilibri ed il rapporto con l'allenatore che deve ancora decollare, come confermato dalla 'stoccata' di Spalletti proprio sul caso-Perisic, non hanno fatto altro che far emergere con ancor più forza queste spaccature interne.

Il risultato è un inizio di 2019 terribile con 0 gol segnati in campionato: la vittoria per 6-2 col Benevento in Coppa Italia è stata seguita infatti dal brutto pareggio col Sassuolo, quindi l'eliminazione ai rigori con la Lazio e infine il ko col Bologna al termine di una prestazione che ha meritato i fischi di 'San Siro' dal 10' fino all'ultimo minuto. Ha deluso soprattutto l'atteggiamento ed ora il terzo posto che sembrava ampiamente blindato è insidiato da Milan (-4) e Roma (-5), con lo spettro del quinto posto, e quindi l'esclusione dall'obiettivo minimo della Champions League, che si fa più visibile e concreto. Per questo nell'immediato post-partita di Inter-Bologna è andato in scena un nuovo faccia a faccia tra Marotta, Antonello, Gardini e Spalletti (Ausilio non era allo stadio perché influenzato): fiducia confermata all'allenatore (che in caso di esonero costerebbe circa 20 milioni di euro lordi viste le cifre del rinnovo fino al 2021), ma non illimitata.

Calciomercato Inter, dalla suggestione Cambiasso a Conte: le piste per il dopo-Spalletti

La partita di sabato sera in casa del Parma e poi il doppio confronto di Europa League contro il Rapid Vienna (a meno di clamorosi tracolli contro gli emiliani) saranno gli snodi fondamentali e decisivi per la panchina dell'Inter. Se non ci sarà la svolta, almeno dal punto di vista caratteriale e della prestazione, sarà ribaltone immediato. Ipotesi non semplice, viste le cifre citate per l'addio e non solo. Bisognerebbe infatti andare ad individuare un traghettatore disposto a guidare i nerazzurri per soli sei mesi. In lista c'è Cambiasso invocato dai tifosi, tra le ipotesi alternative anche la promozione dalla Primavera di Madonna oppure Capello, Guidolin e Chivu. Difficili le piste come De Biasi e Paulo Sousa che trattano solo su contratti di almeno un anno e mezzo, così come il sogno Antonio Conte che non appare intenzionato ad insediarsi all'Inter a stagione quasi conclusa (è ancora in corso, tra l'altro, il contenzioso legale con il Chelsea). Discorso differente, invece, in ottica estiva, quando a quel punto sì l'ex Ct azzurro sarebbe il candidato numero uno alla successione del mister di Certaldo. Più di Mourinho e, ovviamente, Simeone che molto difficilmente lascerà l'Atletico Madrid. Anche se c'è chi una porticina la tiene aperta pure per Massimiliano Allegri

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