La Coppa, la festa, la torta e l’auto sparita fuori il locale: l’ultima cena di Conte a Napoli.
Una cena dal dolce sapore d’addio: dopo 11 mesi di Napoli, Antonio Conte sembra deciso a lasciare con il sorriso. Il tecnico ha preso un Napoli “sul baratro“, come ricorda De Laurentiis nel discorso alla serata dedicata alla festa Scudetto con la squadra. E ha fatto un vero e proprio prodigio, anche senza Kvaratskhelia.

Il presidente abbraccia Antonio, lo stima, apprezza la sua professionalità messa a disposizione di questa città e piazza caldissima. E sembra capire che non ci sia più nulla da fare per trattenerlo. Neppure l’acquisto di Kevin De Bruyne, annunciato durante la parata sul lungomare di Mergellina: “Mi auguro che continui a mietere successi. È un uomo che merita il rispetto e il successo”. Poi lo ringrazia.
Conte, l’auto “sparita” fuori al locale e la richiesta dei tifosi
Il Napoli trascorre la cena per la festa Scudetto al locale di Posillipo Riserva Rooftop. Non mancano gli ospiti d’onore. Comici, ma anche cantanti come Sal Da Vinci e Andrea Sannino.

Ballano e cantano i giocatori. Nel ristorante c’è anche la Coppa Campioni d’Italia. Poi arriva il momento della torta, che attorno alle 23:30 fa il suo ingresso trionfale: un tricolore gigante e la scritta Ag4in, simbolo e mantra di questi giorni napoletani.
Antonio Conte e consorte escono poco dopo per raggiungere l’auto. I due vengono accolti da una folla pazzesca, che li rincorre per un autografo o un selfie. O semplicemente per dire grazie. Partono cori per Conte. Partono cori per il Napoli campione.
E Antonio Conte però non trova l’auto. Si gira preoccupato verso la moglie e risale la strada che lo riporta al locale: era solo parcheggiata altrove. Elisabetta ride e attende paziente l’arrivo della vettura. Qualcuno le chiede persino l’autografo. Conte sale in auto e va via, acclamato da una folla che gli chiede di restare.
La decisione sembra già presa. Il mister azzurro è grato dell’affetto ricevuto dall’ambiente azzurro. Non era mai accaduto che prima di iniziare un’avventura si ritrovasse inondato da così tanto amore. Napoli gli resterà nel cuore. E la sua impresa più difficile da allenatore. E forse la sua firma più bella. Conte è entrato nella storia nella città che mescola sacro e profano continuamente.




















