L’avventura del tecnico sulla panchina nerazzurra è destinata a proseguire nonostante la tentazione Arabia e il richiamo della Premier. Come stanno le cose
Lo abbiamo scritto già qualche settimana fa, prima della vittoria in Champions col Barcellona e dopo le due sconfitte consecutive con Bologna in campionato e Milan in Coppa Italia: il futuro di Simone Inzaghi sarà ancora all’Inter.

Nel calcio i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo, ma ieri come oggi la volontà del tecnico e quella del club è proseguire il rapporto iniziato nel 2021 dopo l’addio di Conte e il no di Allegri, già in parola con la Juventus.
Marotta e Ausilio, come la proprietà ora rappresentata dal fondo Oaktree, non possono che essere soddisfatti del lavoro del piacentino. È vero che un solo Scudetto in quattro anni, aspettando di vedere come finirà questo campionato, è un bottino per certi versi magro, ma il ciclo del piacentino ad Appiano è stato fin qui assolutamente vincente.
Ben 6 i titoli conquistati in quattro anni, soltanto uno in meno di Roberto Mancini:
- 1 Scudetto nel 2023/2024;
- 2 Coppe Italia (’21/22 e ’22/23);
- 3 Supercoppe italiane (’21/22, ’22/23 e ’23/24)
Al conto vanno aggiunte due finali di Champions, che hanno permesso alla società di incamerare una marea di soldi: 132 milioni di euro soltanto quest’anno, con la cifra definitiva che potrebbe essere di 142,5 milioni in caso di successo a Monaco di Baviera il prossimo 31 maggio.
“Dove alleno io aumentano i ricavi e si vincono trofei”, disse poco meno di tre anni fa Inzaghi in risposta alle critiche. Be’, aveva ragione.
Inzaghi e l’Inter, andare avanti insieme conviene a entrambi
Per l’Inter sarebbe difficile trovare un allenatore migliore di Inzaghi. Ma il discorso vale pure per lo stesso 49enne: a Milano ha una società forte e organizzata alle spalle, in grado di supportarlo quando ce n’è bisogno.

All’Inter potrà continuare a vincere, rimandando più in là una esperienza all’estero, nello specifico in Premier League. Del resto Tottenham a parte, che non è certo di prima fascia, al momento nessun top club inglese sembra intenzionato a fare carte false per lui.
Finora gli è mancato lo ‘sponsor’ giusto, che può essere un intermediario come un direttore sportivo, per poter davvero ambire al salto in Premier, senza dimenticare il problema lingua. In questo potrà dargli una mano suo figlio Tommaso, che ha vissuto in UK e che oggi fa l’intermediario: è nel team di Federico Pastorello, un agente molto forte in Inghilterra.
Inzaghi ha estimatori anche in Arabia, con riferimento al tentativo dell’Al-Hilal di cui vi abbiamo ampiamente parlato. I sauditi potrebbero tentarlo con un ingaggio faraonico, ma per lui vorrebbe dire mettere da parte tutte le ambizioni sportive nonché spostare la sua famiglia in un posto e in una cultura completamente diversi da Milano e dall’Italia.
Nuovo contratto prima del Mondiale per Club: l’accordo dell’anno scorso deluse Inzaghi
A fine stagione e prima del Mondiale per Club, Inzaghi rinnoverà probabilmente il contratto con l’Inter in scadenza a giugno 2026. Possibile un nuovo accordo fino al 2027 se non fino al 2028, molto dipenderà da come terminerà l’annata.

In caso di vittoria della Champions, o anche ‘solo’ dello Scudetto, il suo procuratore Tullio Tinti avrebbe il coltello dalla parte del manico, di conseguenza maggiori possibilità di ottenere quello che non ha ottenuto (alla fine ci fu soltanto un prolungamento annuale) un anno fa, con conseguente malcontento del suo assistito.




















