Scopri quali sono state le 8 cessioni più importanti della Juventus concretizzate ufficialmente nel mercato di gennaio: tantissimi rimpianti per i bianconeri

Il calciomercato di gennaio non regala sempre colpi memorabili, ma ha saputo infiammare i tifosi nel corso degli ultimi anni. Questo è anche il caso della Juventus, che in una delle più recenti campagne acquisti invernali, ha portato in bianconero un certo Dusan Vlahovic. Lo stesso attaccante serbo, che sempre a gennaio, potrebbe clamorosamente dire addio.
Vlahovic è nel mirino dell’Arsenal e dopo l’arrivo di Kolo Muani, una sua cessione non è più così utopistica. Un’operazione simile avrebbe un eco incredibile su tutta la Serie A e anche nella storia del club. La Juventus, infatti, solo nelle ultimissime stagioni ha iniziato a completare una serie di uscite onerose a gennaio, ma fino ad una decina di anni fa si è sempre limitata a pochissime trattative rilevanti.
Abbiamo quindi voluto analizzare tutte le cessioni, prestiti compresi, dei bianconeri nel calciomercato invernale e con questo focus siamo riusciti a comprendere quali siano stati gli 8 trasferimenti più importanti della Juventus a gennaio. Non mancano i rimpianti. De seguito li abbiamo inseriti in ordine cronologico.
Domenico Criscito, futura bandiera del Genoa

Il nostro racconto inizia solamente durante la stagione 2007-2008, vale a dire 17 anni fa. Prima di allora, la Juve non ha mai ufficializzato cessioni veramente degne di nota a gennaio, ma si era sempre limitata a piccoli prestiti. Anche nel caso di Mimmo Criscito parliamo di un prestito, per 1 milione di euro, al Genoa.
Abbiamo voluto inserire l’ex terzino, però, perché quel trasferimento in rossoblu gli ha cambiato la carriera. Già dal 2004 il giocatore ha iniziato un ping pong tra i due club, ma il passaggio nel gennaio 2008 ha dato poi vita al trasferimento estivo dello stesso anno, che lo ha portato a disputare 291 partite complessive con la maglia genoana e a diventare capitano e leggenda della squadra.
Tiago Mendes, leader all’Atletico Madrid

Sono tanti i casi di giocatori passati nella nostra Serie A, che non hanno lasciato un impatto significativo, come successo poi altrove. Questo è il caso di Tiago Mendes, che nell’estate del 2007 approdò alla Juventus senza mai brillare. Poco più di 50 presenze e 0 gol all’attivo, che lo portarono a essere prestato nel gennaio del 2010 all’Atletico Madrid.
Il portoghese ha vissuto i suoi anni migliori in Spagna, con 228 presenze, 19 gol, 14 assist e 5 trofei vinti, tra cui un’Europa League. I bianconeri incassarono solamente 1 milione nella campagna acquisti invernale e alla fine di quella stessa stagione, il centrocampista si trasferì gratis proprio all’Atletico.
Ciro Immobile, un’enorme occasione sprecata

É vero, la Juventus ha incassato poco più di 13 milioni di euro per Ciro Immobile, prodotto delle proprie giovanili e, dunque, una certa plusvalenza. Ma l’attaccante campano avrebbe potuto brillare molto di più in bianconero e magari fare le fortune del club. Nella stagione 2010-11, a fine gennaio, la dirigenza juventina ha deciso di lasciarlo partire in prestito verso Grosseto.
Da lì a poco l’attaccante avrebbe compiuto 21 anni, ma quell’esperienza in toscana lo fece notare dal Pescara di Zeman, nonostante 1 solo gol in 16 presenze. In due stagioni sarebbe definitivamente esploso, con il passaggio al Genoa e poi al Torino, prima della sua storica esperienza alla Lazio. Un’occasione sprecata per entrambe le parti.
Riccardo Orsolini, il trascinatore del Bologna

Altro calciatore italiano, altro ragazzo di 21 anni che lascia la Juventus in prestito. Questa è la storia di Riccardo Orsolini, cresciuto ad Ascolti e acquistato dai bianconeri nel 2017 per 6 milioni di euro. In prima squadra non è mai riuscito a trovare spazio, tanto che dopo altri 6 mesi di prestito ad Ascoli venne fatto partire per Bergamo, destinazione Atalanta.
Un’esperienza che sa ancora oggi di clamoroso buco nell’acqua, con la Dea che dopo solo 6 mesi lo lascia ritornare alla Juve, che lo presta al Bologna per 1 anno e mezzo. Era il 31 gennaio del 2018 e da lì la carriera di Orsolini è completamente cambiata. Nell’estate del 2019 il trasferimento a titolo definitivo per 15 milioni, con 63 gol e 30 assist, fin qui, in maglia rossoblu in 240 presenze. Fascia da capitano e Champions League. Un vero rimpianto.
Manolo Portanova, il colpo di genio della Juve

É dalla stagione 2020/21, appena 4 anni fa, che la Juventus ha cambiato il suo modus operandi nel mercato di gennaio. Come visto, fino a quel momento, le uscite dal club bianconero sono state solamente in prestito. Il rimpianto è stato magari per il futuro, ma nulla di più. Con Manolo Portanova, invece, la dirigenza juventina ha messo a referto un colpo di genio.
Il centrocampista, all’epoca ancora 20enne, venne ceduto per ben 12 milioni di euro al Genoa, nonostante avesse accumulato solamente 4 presenze in prima squadra e aver giocato bene principalmente nelle giovanili. Si tratta, ancora oggi, della seconda cessione più costosa della Juventus a gennaio e si rivelerà un colpaccio, dato che il calciatore, solamente due anni e mezzo più tardi, si è trasferito in prestito biennale alla Reggiana oggi in Serie B.
Rodrigo Bentancur, la cessione più cara a gennaio

Sono state due le operazioni più significative nel calciomercato di gennaio messe a segno dalla Juventus nella sua storia. Entrambe sono arrivate nel gennaio del 2022, dunque appena 3 anni fa. Era l’ultimo giorno del mese, quando i bianconeri sono riusciti a cedere Rodrigo Bentancur al Tottenham per 19 milioni di euro. Resta ancora oggi la partenza più cara del club nel mercato di riparazione.
Dal suo passaggio in Premier League, l’uruguaiano ha visto il suo valore di mercato aumentare leggermente, ma non è mai riuscito a lasciare particolarmente il segno negli Spurs. Ancora nessun titolo vinto a Londra e una recente brutta commozione cerebrale che lo terrà lontano dal campo per un tempo indefinito.
Dejan Kulusevski, il talento mai sbocciato alla Juve

Ricordate quando abbiamo parlato di giocatori che in Serie A non riescono a lasciare il segno come altrove? In questo caso più specifico, è alla Juventus che Dejan Kulusevski non è riuscito a brillare, come aveva fatto con il Parma, nelle giovanili dell’Atalanta o come più di recente al Tottenham. Lo svedese si è trasferito a Londra sempre il 31 gennaio del 2022 per 10 milioni di euro di prestito.
Dopo un anno e mezzo il suo valore era già quasi raddoppiato, con il Tottenham che ha versato altri 30 milioni nelle casse dei bianconeri. Con gli Spurs, anche per lui, 0 titoli vinti, ma ben 128 presenze condite da 23 gol e 27 assist. Oggi resta un profilo che piace tanto in Europa, anche ad Antonio Conte e al suo Napoli, ma sarà difficile portarlo via dalla Premier.