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Napoli, niente acquisti: ecco come vanno usati i soldi di Osimhen e Kvaratskhelia

Osimhen e Kvaratskhelia saranno i protagonisti assoluti di quest’estate partenopea: i soldi delle loro cessioni possono essere utilizzati in un altro ‘progetto’

E’ un momento complicato per il Napoli, che rischia di non centrare la qualificazione in Europa un anno dopo la vittoria dello Scudetto. Un paradosso per certi versi, con la squadra quasi immutata rispetto alla scorsa stagione.

Kvaratskhelia e Osimhen
Kvaratskhelia e Osimhen (LaPresse) Calciomercato.it

E’ però mutato il clima all’interno dello spogliatoio; sono mutati gli allenatori e mutano anche i progetti dirigenziali. Innanzitutto, lo scorso dicembre è stato trovato l’accordo per il nuovo contratto di Osimhen, che prevede una ricca clausola da 120 milioni di euro. L’addio in estate è praticamente scontato, servirà solo trovare il giusto compratore disposto a spendere tale cifra. Discorso che potrebbe ripresentarsi anche per Kvaratskhelia, il quale dovrà ridiscutere del contratto con la società nel giro di pochi giorni. Ma su di lui ci sono grandi club disposti ad investire importanti somme di denaro per accaparrarselo.

Con un gruzzoletto di 200 milioni di euro e più, il Napoli potrebbe fare un mercato da sogno, ma sarebbe anche la stessa cifra richiesta dal Comune della città per riqualificare lo stadio Maradona.

Nino Simeone: “200 milioni per riqualificare il Maradona, De Laurentiis non ci faccia perdere tempo”

Nella recente conferenza stampa per presentare i ritiri estivi, Aurelio De Laurentiis ha parlato anche di come sia tramontata l’idea di investire su Bagnoli per la realizzazione del nuovo stadio. Dunque, servirà trovare un’altra soluzione. In passato, lo stesso presidente aveva dato un ‘ultimatum’ al Comune, ma dopo settimane i sogni sono naufragati.

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli (LaPresse) Calciomercato.it

Il consigliere comunale Nino Simeone, tramite una nota ufficiale, ha punzecchiato il presidente del Napoli: “Come al solito, il buon De Laurentis cambia idea e si lascia andare a dichiarazioni scorrette nei confronti del Sindaco e del Comune di Napoli – scrive il presidente della Commissione infrastrutture, mobilità e Protezione civile – non c’è uno straccio di progetto per realizzare uno stadio da parte della SSC Napoli, né a Fuorigrotta, né a Bagnoli, né nel cratere del Vesuvio, né al Centro del Golfo di Napoli”.

Poi incalza: “Quando De Laurentis ne parla, non quantifica mai l’investimento che vorrebbe mettere a disposizione per costruirlo ex novo o per ristrutturare il Maradona. Una cosa è certa: teoricamente, poiché bisognerà predisporre un progetto serio, con un piano finanziario adeguato, l’importo non dovrebbe essere inferiore ai 200 milioni di euro per la riqualificazione del Maradona, ai quali bisognerebbe poi aggiungere anche il valore dello stadio, che si aggira intorno ai 100 milioni, più o meno come il Meazza di Milano. Altrimenti, non ci faccia perdere altro tempo!”.

In sostanza, la somma da investire per riqualificare lo stadio Maradona e rimetterlo in sesto sarebbe la stessa delle cessioni di Osimhen e Kvaratskhelia. Se per il nigeriano servirà rispettare la clausola rescissoria, per il georgiano potrebbero bastare dagli 80 ai 100 milioni di euro. Cifre che permetterebbero al Napoli di mettere al bilancio una plusvalenza incredibile, visto che l’asso acquistato dalla Dinamo Tbilisi fu pagato appena 10 milioni e poco più.

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