Terzo infortunio stagionale per l’attaccante belga che salterà la sfida di Coppa Italia contro il Parma. Finora il ritorno di Lukaku è stato un flop per l’Inter che sta valutando se tenerlo o restituirlo al Chelsea
Ne è valsa la pena? È la domanda che si stanno facendo i tifosi interisti dopo l’ennesimo stop di Romelu Lukaku. Per il belga lieve infiammazione ai tendini della zampa d’oca del ginocchio sinistro. Qualche giorno di lavoro individuale, per cui ovviamente l’attaccante salterà sicuramente la sfida di Coppa Italia contro il Parma, per poi essere rivalutato sperando di tornare a disposizione di Simone Inzaghi per la gara di campionato contro il Verona.
348 minuti giocati in Serie A quest’anno. Una sola partita, quella contro il Lecce, per 90′. 355 minuti giocati in totale, se si considera anche la Champions League dove ha disputato solamente 7 minuti contro il Viktoria Plzen. La partita contro la squadra ceca era stata quella del ritorno, dopo 12 giornate di stop per il primo infortunio della stagione alla coscia. Un ritorno con gol che aveva fatto ben sperare i tifosi nerazzurri sul fatto che Lukaku fosse davvero tornato. Il vero Lukaku, quello che li aveva fatti sognare due anni prima con la vittoria dello scudetto insieme ad Antonio Conte.
E invece nemmeno il tempo di giocare due partite che Lukaku rimedia un risentimento al bicipite femorale. Out quattro partite, poi parte per il Mondiale dove si rende protagonista, in senso negativo, nella sfida contro la Croazia dove sbaglia quattro gol praticamente già fatti e contribuisce all’eliminazione del Belgio ai gironi.
Il ritorno in campionato non è stato entusiasmante. Contro il Napoli Lukaku scende in campo con l’atteggiamento giusto ma non riesce a dare il suo contributo, anzi spreca due occasioni da gol nel primo tempo e al 65′ lascia il campo per lasciare spazio a Lautaro. Forse la colpa è da attribuire anche a un ruolo sbagliato in campo, con Inzaghi che continua a chiedergli di fare da sponda, quando Lukaku non è tecnicamente predisposto. La sfida contro il Monza è fatale. Il belga entra nel secondo tempo al posto di Dzeko ma dimostra di essere ancora troppo lontano da quella che può essere definita una buona condizione e forma fisica. Tanto da non riuscire nemmeno a stoppare un pallone.
Inter, il ritorno di Lukaku finora è stato un fallimento
Un’operazione di mercato che non potremmo che definire fallimentare, quella che ha riportato il belga in prestito all’Inter dal Chelsea. Certamente nessuno si aspettava che un giocatore che due anni prima all’Inter aveva segnato in totale 30 gol, servito dieci assist e saltato zero partite per infortunio con una condizione fisica a dir poco perfetta, potesse subire un declino del genere.
Un prestito oneroso da 8 milioni di euro più bonus, nessun obbligo di riscatto. Altri 8 milioni di stipendio per il giocatore. Adesso però non solo i tifosi si stanno chiedendo se ne sia valsa la pena, ma anche la società, che deve decidere in fretta cosa fare. Restituirlo al Chelsea, oppure tenerlo? Nel primo caso, l’Inter dovrà cercare anche un’alternativa sul mercato perché in attacco oltre a Lautaro Martinez ci sono Dzeko che a marzo compie 37 anni e Correa che, oltre a non aver brillato dal punto di vista delle prestazioni in campo, è troppo fragile e poco integro fisicamente. Marotta e Ausilio si stanno già guardando intorno.