Milan, la rivoluzione di gennaio: tra Ibra e linea verde

Il progetto Elliott cresce, fuori e dentro al campo: il lavoro di Gazidis, Maldini, Massara e Pioli sta dando i suoi frutti. Tra rivoluzione e linea verde: il punto

E’ stato un 2021 ad alta quota per il Milan. Dopo anni complicati, il club rossonero pare, finalmente, aver imboccato la strada giusta, per tornare a vincere.

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Maldini, Gazidis e Massara ©LaPresse

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La squadra di Stefano Pioli ha chiuso l’anno al secondo posto, dopo esser stato primo per diverse partite, alle spalle dell‘Inter. I rossoneri si stanno dunque confermando dopo il risultato della passata stagione.

Il Milan cresce, dentro e fuori dal campo. Il lavoro di Ivan Gazidis e della proprietà, che si sono affidati a Paolo Maldini, Frederic Massara e Stefano Pioli, sta dando i suoi frutti. Lo dicono i numeri: crescono gli introiti grazie ai nuovi sponsor, alla Champions League e al ritorno del pubblico negli stadi. Crescono anche i calciatori e il loro valore.

Il Milan non ha alcuna intenzione di fermarsi e la politica, adottata fino a questo momento, con l’idea di puntare sui giovani, continuerà. Crescita, che chiaramente passerà anche dalla costruzione del nuovo stadio, che finalmente sta vedendo la luce. Una grande squadra non può non avere un grande impianto di proprietà ma per tornare a vincere chiaramente ci vogliono soprattutto i calciatori.

Milan, gennaio il mese della rinascita

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Zlatan Ibrahimovic ©LaPresse

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La nascita del nuovo Milan è da ricondurre al gennaio 2020, quando dal calciomercato arrivarono Simon Kjaer, Zlatan Ibrahimovic e Alexis Saelemaekers, tre calciatori fondamentali per il progetto Milan.

Gli acquisti del danese e dello svedese, soprattutto, hanno segnato una vera e propria rivoluzione delle idee di Gazidis e Elliott, che non prevedevano over 30 in rosa. Sarebbe dovuto essere un Milan solamente di giovani.

Anche grazie all’esperienza sul campo di Maldini, questa visione è cambiato e oggi si punta sul mix giusto: tanti giovanissimi e alcuni calciatori esperti. Non è un caso che in estate è stato acquistato Olivier Giroud per seguire questa linea.

Milan, idee chiare per il futuro: cambi obbligati in ogni ruolo

Milan, linea verde: il futuro è segnato
Adli ©LaPresse

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La linea verde non dovrebbe cambiare. In estate, o magari già a gennaio, arriverà Yacine Adli. Il classe 2000, nonostante le difficoltà del suo Bordeaux, sta dimostrando tutta la sua personalità e qualità.

A giugno, poi, Pioli riabbraccerà anche Tommaso Pobega, che dopo anni di prestiti, ha voglia di prendersi il Milan. Vuole essere lui la spalla di Sandro Tonali per un centrocampo tutto italiano e giovanissimo, per un centrocampo destinato a cambiare volto, con il quasi sempre più probabile addio di Franck Kessie.

Il Milan cambierà anche al centro della difesa, dove verrà acquistato un nuovo calciatore per affiancare Fikayo Tomori. Oggi i nomi sul taccuino del Diavolo sono tanti: il primo obiettivo rimane Sven Botman ma difficilmente il Lille accetterà di cederlo in prestito con diritto di riscatto.

Si valutano anche i profili di Diallo, Attila Szalai, Christensen e Sarr del Chelsea, e di Bremer del Torino. Tutti giovani ma non giovanissimi come l’olandese. Esiste però anche la possibilità di riportare a casa Caldara.

Questo fa capire, che il Milan è destinato a rimanere tra le squadre più giovani del panorama europeo, con la media età più bassa. Media che potrebbe abbassarsi ulteriormente se in avanti si dovesse decidere di puntare su un centravanti giovane. E’ evidente che tutto gira attorno a Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha voglia di continuare a giocare da protagonista: a marzo si tireranno le somme e si capirà se si andrà avanti insieme ma l’acquisto di un nuovo grande bomber può davvero essere rimandato ancora? D’altronde lo svedese il prossimo ottobre avrà solamente 41 anni…

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