Superlega, guida al nuovo format | Calendario, formula e data d’inizio

La Superlega crea un terremoto nel calcio europeo. Ecco come funzionerà e quali effetti sul campionato italiano avrà

Nella nottata è stata annunciata ufficialmente la nascita della Superlega. Una competizione nuova, che si distanzia da qualsiasi altro torneo organizzato dalla Uefa, che all’improvviso si è trovata depauperata del proprio potere economico. Prima di addentrarci in quelle che sono le dinamiche di potere, cerchiamo di fare ordine sul funzionamento della Superlega e sulle motivazioni che hanno spinto le squadre a crearla.

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Fifa SuperLega
La sede della Fifa © Getty Images

Superlega, data d’inizio e squadre coinvolte

La Superlega, innanzitutto, sarà una competizione totalmente privata, quindi slegata dal controllo della Fifa e della Uefa, oltre che delle Leghe nazionali. Non ci sarà nessun tipo di intervento esterno e verrà autogestito dai club che hanno deciso di aderirvi e di fondarla, che a cadenza annuale si incontreranno per dar vita a quello che è a tutti gli effetti un campionato tra i migliori.

Le squadre saranno 20, con 15 che parteciperanno di diritto per meriti acquisiti nel corso degli anni pregressi e per il proprio blasone, mentre le restanti 5 verranno determinate di stagione in stagione. Non è stato ancora specificato in che modo verranno definite tali squadre, ma il meccanismo verrà confermato una volta che la Superlega avrà anche una data d’inizio. Per adesso il kick off potrebbe essere ad agosto 2021, tra quattro mesi, così da andare a coincidere con l’avvio dei nuovi campionati.

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Le squadre che hanno già accettato di partecipare sono Juventus, Inter e Milan per l’Italia, Manchester United, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Tottenham e Arsenal per l’Inghilterra, Atletico Madrid, Real Madrid e Barcellona per la Spagna, con Florentino Perez, attuale presidente delle merengues, a fare da regista dell’iniziativa.

L’invito sarebbe stato inoltrato anche a Paris Saint-Germain, Bayern Monaco e Borussia Dortmund, ma tutte e tre le società non hanno ancora espresso la volontà di prendere parte alla nuova competizione. Per adesso, quindi, le società ufficialmente coinvolte sono 12. Dovranno esserne individuate altre tre e poi definire i criteri per l’accesso delle altre cinque, o almeno aspettare una risposta dalle tre indicate.

La coppa della Champions League
Trofeo Campions League ©️ Getty Images

Superlega, come funzionerà il calendario

Stabilite le squadre, queste saranno divise in due gironi da dieci, gestiti con il classico metodo à l’italiana. Partite di andata e ritorno con le prime quattro che, così come avviene in Champions League, andranno poi a qualificarsi per la fase a eliminazione diretta. Non ci saranno gli Ottavi di Finale, ma direttamente i Quarti, poi le Semifinali e per concludere la classica finale, che verrà giocata in partita secca in una sede diversa ogni anno. Le prime di ogni gruppo andranno a sfidare le quarte dell’altro gruppo, mentre le seconde le terze, un po’ come avviene nei play-off di Serie B dalle quinta classifica all’ottava.

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L’aspetto che differisce dalla Champions League attuale è che alle società si va a garantire un monte di partite giocate di almeno 18, con un massimo di 23: l’attuale competizione dell’Uefa, invece, ne garantisce 6, fino a un massimo di 13. Se il calendario da un lato potrebbe accusare una saturazione eccessiva, dall’altro è evidente che a muovere l’alto numero di partite da giocare siano i motivi economici. Più partite significa più pubblico, più incassi, più premi partita da ricevere.

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Marotta © Getty Images

SuperLega, gli effetti sui campionati nazionali

Il calendario andrà a inserire la Superlega nell’infrasettimanale, quindi in sostituzione alla Champions League. A fronte delle gare sopra calcolate, bisognerà inserire 22 turni infrasettimanali rispetto ai 12 attuali che vengono richiesti al calendario di Serie A per disputare anche le competizioni europee. Serviranno rose più ampie, serviranno molti più spostamenti, ma si eviteranno, in questo senso, partite non di cartello, con avversarie prive di blasone e trasferte che possano spingere il Real Madrid fino alla fredda Russia.

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Diventa chiaro che, per quanto l’intenzione e l’idea sia curiosa e affascinante, l’annuncio di una Superlega avrà delle conseguenze sui campionati nazionali. Innanzitutto la Uefa dovrà decidere come reagire a questo annuncio, dato che la Champions League vedrebbe improvvisamente sparire i club che si sono legati alla Superlega. Dall’altro lato la Serie A, la Premier League e la Liga rischiano di perdere interesse. Potrebbe essere necessario andare a rivedere i calendari delle leghe nazionali, magari riducendo il numero di partite e di conseguenza le squadre coinvolte. Inoltre per adesso non è chiaro in che modo il campionato nazionale può andare a influire sulla qualificazione alla Superlega: si giocherebbe, insomma, soltanto per poter vincere lo Scudetto o per non retrocedere in Serie B.

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