Italia, Mancini allontana l’addio: “Ho un contratto fino al Mondiale”

Il commissario tecnico della nazionale italiana, Roberto Mancini, ha rilasciato un’intervista dopo la vittoria in Bosnia

Roberto Mancini, commissario tecnico dell’Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ‘Rai Sportdopo la vittoria della nazionale italiana contro la Bosnia per 0-2. Mancini non era in panchina vista la positività al Covid-19 e infatti gli azzurri sono stati guidati da Alberico Evani, che si è detto emozionato delle tre vittorie consecutive dell’Italia. Queste le parole del ct della nazionale: “La Final Four sarà un bellissimo appuntamento, visto che sarà anche in Italia. Abbiamo possibilità di fare bella figura, ci sono tre competizioni importanti in un anno e mezzo e devo solo ringraziare i ragazzi e tutto lo staff. In due anni hanno fatto un gran lavoro“.

Sui giovani –Noi abbiamo dei giovani molto bravi, bisogna dargli la possibilità di giocare. All’inizio ci saranno delle difficoltà, ma se ci sono le qualità faranno bene in qualche mese. I settori giovanili sono fondamentali, in questo momento ancora di più“.

Su Bastoni –Questa settimana ha fatto tre partite giocando sempre meglio. E’ giovane e può migliorare tantissimo. Può diventare il nuovo Chiellini, il nuovo Bonucci. E’ molto bravo, deve solo giocare come anche gli altri giovani“.

I club e i giovani –Ultimamente hanno giocato più giovani nei club, forse in questo momento che è abbastanza difficile, per il futuro è molto importante puntare sui ragazzi”.

Sulla coesione e l’amicizia tra i membri dello staff –Si è creata una situazione molto bella tra di noi: staff, giocatori, dirigenti. Hanno fatto un gran lavoro, sono stati dieci giorni molto difficili, ma c’è spirito di gruppo e grande partecipazione di tutti“.

Sui 23 dell’Europeo –Era già difficile prima fare la lista delle convocazioni, poi negli ultimi 4-5 mesi sono usciti fuori altri giocatori forti. E’ una gran fortuna pensando anche al Mondiale. Quando dovremo scegliere i 23 dell’Europeo sarà un bel problema, ma è uno dei problemi più belli“.

La nazionale e i giovani –Stasera quelli in panchina non erano mai venuti con noi. Pessina, Soriano, per esempio. Sono rimasti a casa Verratti, Pellegrini, Cristante Sensi per vari problemi. Scegliere comunque non è facile“.

Sulla preparazione –I giocatori sono stati bravi, gli ho chiesto di provare a fare qualcosa di diverso. Noi non lavoriamo sulla parte atletica, ma solo sulla parte tecnico-tattica. Lavoriamo più su questo settore ed è andata bene. Non è così semplice, ripeto che sono stati bravi loro“.

Sul gioco –L’Italia ha comunque vinto 4 Mondiali con un gioco diverso da quello di oggi, non ne esiste uno migliore. C’è il rischio di perdere qualche partita per come affrontiamo le gare, ma bisogna avere lo stile di gioco che hanno le grandi squadre, perché il calcio è cambiato“.

Sorteggio Mondiale –Ci fa piacere essere testa di serie. Siamo partiti al 20° posto, con questa vittoria credo che saliremo al 6°, considerando le sconfitte di Danimarca e Croazia. Molto bello se ricordiamo da dove siamo partiti“.

Sulla ricostruzione dell’Italia –Io mi son trovato sempre bene con tutti, piano piano siamo riusciti a ricostruire una squadra che aveva difficoltà, come per esempio dopo la sconfitta contro la Svezia. Ma il calcio è questo, ci sono dei momenti in cui le cose vanno male. L’entusiasmo dei giovani, poi ci sono quelli più di esperienza come Bonucci, Chiellini, Verratti Jorginho“.

Rinnovo del contratto –Io ho un contratto fino al Mondiale. Non penso che ci saranno problemi. Le cose belle di questa nazionale si stanno vedendo quando giochiamo contro squadre che cambiano il modo di giocare, come per esempio l’Olanda“.

Sul coronavirus –La mia era solo una vignetta che faceva ridere, poi in Italia si strumentalizza sempre tutto. Il mio dispiacere è che la nazionale gioca bene e che non possa essere seguita dalla gente, come lo sport in generale. Abbiamo perso tante persone, soprattutto anziane, che ci hanno messo al mondo e questo dispiace molto“.

Insigne –Il merito di ciò che fa è solo suo, per noi è fondamentale: riesce a costruire gioco tra centrocampo e attacco. E’ molto importante, corre anche tanto, forse per questo si stanca“.

Berardi –Tutti aspettano la sua esplosione da anni, ma ora è sulla buona strada. Sta diventando decisivo, ha qualità e ha segnato un gol meraviglioso. Spero che sia il momento per lui di fare il salto di qualità. E’ un bravo ragazzo e un ottimo calciatore. Poteva esplodere prima, lo sta facendo ora. A volte capita“.

Il centravanti –Noi siamo esterofili, pensiamo sempre che gli altri siano più bravi di noi. Ciro ha vinto la Scarpa d’Oro, è stato il miglior attaccante d’Europa. Belotti lavora per la squadra, fa dei movimenti giusti. Anche a casa ci sono dei ragazzi bravi. Abbiamo un’ottima squadra e questa è la cosa migliore“.

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