Daniele ‘Prinsipe’ Paolucci in ESCLUSIVA: “Chiesa è fissato con Fifa. Ecco come si diventa campioni”

L’universo degli Esports sta crescendo in maniera esponenziale in tutto il mondo. Il gamer e campione d’Europa a Fifa 17, Daniele Paolucci, in arte ‘Prinsipe’, è stato intervistato in esclusiva dalla redazione di Calciomercato.it.

Quando hai capito che giocare a Fifa poteva passare da un semplice hobby ad essere un vero e proprio lavoro?

In realtà l’ho capito solo quando ho vinto l’Europeo, prima lo facevo solo per hobby, perché mi piaceva. Prima il mondo degli esports in Italia non aveva molta importanza, non esistevano le squadre, i tornei. È cambiato tanto ora.

Nel 2017 hai vinto l’Europeo di Fifa 17 a Madrid, sei arrivato terzo al mondiale successivo ed hai migliaia di followers. Immaginavi di poter arrivare a tanto?

No, non me lo aspettavo perché lo prendevo solo come un divertimento. Sapevo di essere bravo, ma non pensavo di poter arrivare a tanto.

Hai giocato da più piccolo nelle giovanili della Roma, dove c’era anche Lorenzo Pellegrini. Vi sentite ancora? Vi sfidate ogni tanto a fifa?

Lorenzo lo sento ogni tanto tramite Instagram, però pochissimo. Non ci sfidiamo perché lui non gioca a Fifa e non gioca molto alla Playstation. Sento di più altri giocatori come Federico Chiesa o Alessio Cerci, che sono molto più fissati con Fifa ed ogni tanto mi scrivono per qualche consiglio.

Fifa World Cup Londra 2019 (Getty Images)

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Intervista ESCLUSIVA a Daniele ‘Prinsipe’ Paolucci: “Gli Esports potrebbero avvicinarsi alla realtà”

Nel calcio per diventare grandi bisogna anche nascere con un po’ di talento naturale, credi che anche negli Esports ci sia bisogno di una certa predisposizione?

Si, penso di si. Anche negli Esports c’è chi ha un talento naturale e quindi parte avvantaggiato rispetto a chi comunque deve allenarsi tanto perché parte un po’ indietro. L’esempio che faccio sempre ai miei followers è che io a Fifa gioco abbastanza bene, mentre quando vado a giocare a ‘Call of Duty’, nonostante ci stia molto sopra, non riesco a migliorare. Quindi ho un talento per Fifa ma non per quelli di guerra.

Qual’è, secondo te, il giocatore professionista più forte su Fifa al momento?

Secondo me al momento sono F2Tekkz e Falcon Msdossary sono i giocatori più forti al mondo. Loro giocano su Xbox ed ogni anno sono riusciti a riconfermarsi al top.

C’è un tuo fedelissimo che prendi sempre?

Negli ultimi due anni ho preso sempre Eusebio, è un giocatore molto forte che mi piace molto. Anche se ogni anno esce una Icon nuova, lui è uno dei miei fedelissimi.

Credi che un giorno il mondo del calcio virtuale possa diventare più seguito di quello reale?

Più seguito di quello reale non credo, ma i numeri attuali sono molto alti. Magari nel prossimo futuro, non vicinissimo, potrebbe avvicinarcisi, ma superarlo non credo.

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Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

“Quest’anno è stato un anno positivo dal punto di vista del competitor, perché sono arrivato agli ottavi di finale del mondiale per club, semifinale ad un torneo ed al momento sono qualificato per il mondiale. Però per via del Coronavirus è tutto fermo, quindi questo è il lato negativo e non si sa cosa accadrà nel futuro. Comunque il mio obiettivo rimane vincere un mondiale”.

Nella realtà qual è secondo te il giocatore più forte? E qual è invece quello a cui sei più affezionato?

“Secondo me i più forti sono Messi e Ronaldo. Quelli a cui sono più affezionato sono Francesco Totti ed Andres Iniesta“.

Cosa serve ad un ragazzo appassionato di Fifa per diventare un campione?

Sicuramente la passione. Adesso è diverso, prima si giocava solo per divertirsi, ora la gente gioca per diventare qualcuno. Quando è così diventa più complicato, perché ti metti della pressione addosso. Il consiglio che posso dare è la dedizione, la passione e l’allenamento. Poi purtroppo, come nel calcio reale, in tanti provano ma in pochi ci riescono.

Se gli Esports non fossero entrati nella tua vita, cosa ti sarebbe piaciuto fare?

Essendo comunque molto appassionato di sport, mi sarebbe piaciuto rimanere nell’ambito. Magari il professore di educazione fisica. Su questo punto di vista sono stato fortunato, perché appena ho finito la scuola ho iniziato subito questo percorso e non ho pensato a cosa avrei potuto fare.

Esports (Getty Images)

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‘Prinsipe’ e il Coronavirus: “Le competizioni si sono fermate”

Per quanto riguarda gli Esports credi che in Italia siamo al passo con le altre nazioni?

No, non lo siamo. Ma negli ultimi anni ho assistito ad una bellissima crescita. Magari tra dieci anni saremo al passo con gli altri. Sperando che continui questa crescita esponenziale.

Quanto è cambiata la tua vita da quando sei diventato professionista?

In realtà è cambiata molto, gioco sempre per passione, ma ora ho degli obiettivi e un po’ di pressione per ottenere risultati. Adesso, anche se a volte non mi va, devo allenarmi lo stesso. Però l’importante è che continui ad essere accesa la passione per questo mondo.

Il mondo intero sta vivendo un momento difficile dovuto al Coronavirus. Il settore degli Esports come sta affrontando la situazione, cosa è cambiato?

“Dal punto di vista delle qualificazioni non è cambiato molto visto che si svolgono online. Però le competizioni si sono fermate perché per fare i tornei dobbiamo spostarci in varie nazioni. Stiamo aspettando indicazioni da Electronic Arts, per sapere come terminerà l’anno e se terminerà o verrà bloccato. C’erano molti tornei da fare, come le qualifiche della Champions League, la FUT Cup 6 ed il mondiale. Quindi è momento un po’ complicato anche per noi”.

A cura di Marco Deiana

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