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Milan, Gazidis: ”Ai tifosi chiedo tempo. Boban e Maldini? Ci parliamo tutti i giorni”

L’amministratore delegato e direttore generale del Milan fa chiarezza sui temi più caldi che tengono banco in casa rossonera

CALCIOMERCATO MILAN GAZIDIS / Ivan Gazidis, amministratore delegato e direttore generale del Milan, si è concesso ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' per fare chiarezza sui temi più caldi che tengono banca in casa rossonera: ''Elliott ha salvato il club da una situazione complicatissima, ora c’è tanto da fare, basta guardare al passato. A volte verrebbe voglia di prendere scorciatoie e scelte per l'immediato. Ho lo stesso sogno dei tifosi del Milan ma servono impegno, lavoro e pazienza”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!

Milan spaccato in due: ''Non è vero, non è vero, non è vero. C’è una sola visione comune: avere un Milan moderno, che competa al vertice del calcio italiano e europeo, che giochi in futuro nel più grande stadio del mondo, con una chiara filosofia calcistica per ottenere i successi sul campo”.

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Serve pazienza: “Il Milan è uno dei più grandi club di calcio, ma tutti sanno che gli anni passati sono stati difficili. Da quando Elliott è subentrato siamo una delle società che più ha investito al mondo. Ma attenzione: esiste il Financial Fair Play che, specie in questi giorni, stiamo vedendo che è una cosa seria. Il nostro obiettivo sul versante sportivo è quello di far crescere la squadra, ma con un bilancio in linea col FFP. Conosco la storia del Milan, non ho bisogno di impararla. Ho enorme rispetto per la sua storia. E tutti nel club lavoriamo per riportare il Milan dove deve stare”.

Il rapporto con Boban e Maldini: “Un team di livello è fondamentale per ottenere risultati e noi lo abbiamo. Con Zvone e Paolo ci parliamo tutti i giorni. Torniamo insieme, felici o tristi, dopo ogni partita. Tutto quello che facciamo è insieme. Tutti noi vogliamo la stessa cosa. Ritengo che le decisioni che vengono prese attraverso il dibattito, la discussione e diversi punti di vista, siano le migliori. Non confondiamo il confronto con lo scontro. Il dibattito su chi comanda non conta per me. Chi comanda? Chi è il re? Nessuno. Il re è quello per cui lavoriamo tutti. Il re è il Milan».

Lo stadio: “Dobbiamo avere un nostro impianto moderno. Io amo San Siro, fa parte della mia mitologia del calcio, quindi capisco e rispetto l’affetto per la storia di questo magnifico stadio. Ma ho anche rispetto per la crescita e lo sviluppo del Milan e delle sue prossime generazioni di tifosi. Un nuovo impianto è indispensabile per un grande Milan. Se riusciremo a farlo a San Siro avrà, oltre alle attività commerciali, un’area verde dove si potranno fare tutte le attività sportive. Sarà un altro passo avanti nello sviluppo di questa città che guarda al futuro. Ma servirà anche al calcio italiano”.

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