Dopo l’ultima partita di campionato è arrivata la decisione inevitabile, visto il cammino pessimo anche in coppa
L’ultima giornata di campionato ha lasciato strascichi decisamente pesanti per molte squadre, in Italia come all’estero. In Serie A traballa la panchina di Marco Baroni, che in realtà con il buon pareggio alla Lazio potrebbe essersi guadagnato ancora un po’ di credito. Ma il Torino continua a riflettere e a cercare di capire l’eventuale alternativa all’attuale mister, con Daniele De Rossi che resta il nome più forte come vi abbiamo raccontato.

In bilico c’è sicuramente Stefano Pioli, ancora a secco di vittorie in campionato e ieri ko anche contro la Roma in casa. La prestazione è stato discreta, abbinata anche a un po’ di sfortuna tra i due legni e l’occasione incredibile mancata da Gosens. Ma tutto il resto rimane. Al momento non sembrano previsti ribaltoni, che sarebbero costosissimi per la Fiorentina visto l’ingaggio di Pioli. Ma parlavamo appunto anche di estero, con qualche panchina già saltata un po’ in giro per l’Europa, vedi Potter al West Ham sostituito da Espirito Santo che era a sua volta stato mandato via dal Nottingham Forest dove ora c’è Postecoglu.
Restando in Gran Bretagna, un’altra grande storica sta attraversando un momento nerissimo. Parliamo dei Rangers di Glasgow, 8 punti in 7 partite di campionato che hanno portato alla decisione inevitabile dell’esonero, annunciato in queste ore. Una situazione critica pure in Europa League, visto che dopo due gare i punti sono ancora zero.
Rangers, esonero ufficiale per Martin. Il 6 novembre la partita con la Roma
Poche ore fa i Rangers hanno comunicato di aver sollevato dall’incarico il manager Russell Martin con queste motivazioni: “Sebbene tutti i periodi di transizione richiedano del tempo, i risultati non hanno soddisfatto le aspettative del club. Anche l’allenatore in seconda, Matt Gill, e l’allenatore della prima squadra, Mike Williamson, se ne andranno. Russell e il suo staff hanno lavorato duramente durante tutta la loro permanenza al club. Li ringraziamo per il loro impegno e auguriamo loro il meglio per il futuro”.

Non è ancora noto il nome del successore, che a questo punto affronterà – a meno di ulteriori cataclismi a brevissimo termine – anche la Roma. Il 6 novembre infatti è in programma il match di Europa League contro i giallorossi di Gasperini ad Ibrox, che sarà già una sorta di dentro o fuori per gli scozzesi, ancora a 0 dopo i ko con Genk e Sturm Graz. In campionato le cose non vanno tanto meglio: 8 punti in 7 partite e una sola vittoria. Il Celtic è già lontano 9 punti, il primo posto 11 e la zona retrocessione è a un passo. Così l’ultimo pareggio per 1-1 con il Falkirk ha portato alla decisione.




















