Torna in campo la Roma di Gian Piero Gasperini: la conferenza stampa del tecnico giallorosso alla vigilia di Pisa-Roma
Alla vigilia della prima trasferta della stagione, sul campo del neopromosso Pisa, l’allenatore della Roma Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.

Calciomercato.it segue LIVE la conferenza stampa del tecnico della Roma. I giallorossi, che hanno appena conosciuto le avversarie in Europa League, cercano la seconda vittoria in campionato. Di seguito le dichiarazioni integrali di Gasperini:
Ci sono urgenze da risolvere rispetto ai primi 90′ della stagione? Si aspetta qualcosa dal mercato? “La cosa più importante è stata la risposta dei giocatori e della squadra, di come in questi due mesi siano stati partecipi e mi abbiano sempre seguito, di come si siano presentati alla prima di campionato. Tutto è sicuramente migliorabile, ma c’è stato grande spirito e questo fa onore a tutti i ragazzi. Questa è la base di partenza. Siamo contenti di aver vinto la prima di campionato contro un avversario ostico e difficile, ora dobbiamo dare seguito a cominciare da domani. E’ una partita molto insidiosa, come tutte le partite di Serie A. Troviamo una piazza che torna in Serie A dopo tanti anni, con tanto entusiasmo e voglia di fare. Domani è un’altra bella partita. Le indicazioni della squadra ci saranno partita dopo partita, così come gli obiettivi da raggiungere. Il mercato? A posto così, lunedì alle 20 sarà definitivo. Almeno per 5-6 mesi”.
Oggi è arrivato Ziolkowski. Quante altre pedine servono per essere più forti? “Questo acquisto lo ha scelto Massara, mi fido delle sue intuizioni di mercato. Il suo mestiere è vedere giocatori in giro durante l’anno, è nei profili di quelli richiesti. E’ un giovane che ha già fatto alcune esperienze, l’ho visto solamente in video quindi il mio giudizio è parziale ma è un profilo giusto da mettere dietro Mancini e a cui dare i dovuti spazi quando ci saranno, per capire la sua evoluzione futura. Ci auguriamo possa essere un giocatore di alto livello, come sta dimostrando in questo inizio di carriera. Questo è un completamento, ma è un completamento bello e giusto nei termini fissati. Ho sempre pensato che la squadra per essere sostenibile anche sotto gli aspetti economici, che potrebbero riguardarmi meno ma mi riguardano tanto, deve avere un gruppo omogeneo, forte, solido e competitivo il più possibile. Vanno bene giocatori giovani, con questi profili. Magari anche qualcuno in più. La squadra si deve creare e deve portare avanti dei profili. Non so se spendi meno, ma è una filosofia che ti consente di essere sostenibile. Se vogliamo è anche più bello crescere i giocatori, ma la base deve esserci. Altrimenti fatichi a far crescere i ragazzi, poi loro ti dicono se sono pronti tramite le prestazioni che fanno in allenamento e soprattutto in gara”.
È soddisfatto del reparto offensivo? Basta per arrivare in Champions, vincere la Coppa Italia e provare a vincere l’Europa? “Sono obiettivi a cui in questo momento non ho mai pensato, non è questa la base. La base è costruire una squadra il più possibile competitiva. Ad oggi la nostra concentrazione è totalmente sulla gara di domani, una partita di Serie A in un ambiente particolare contro una squadra disposta a fare di tutto. Ha fatto un buon risultato all’esordio in un campo difficile come Bergamo, c’è tempo per il resto”.
Quanti innesti ci dobbiamo ancora aspettare da qui a fine mercato? Come sta Dybala? “Domani il nostro attacco è fromato da Ferguson, Dovbyk, Dybala, El Shaarawy e Soulé. E sarà aggregato anche Arena della Primavera, che mi ha incuriosito in allenamento e visto che abbiamo posto in panchina comincio a conoscerlo. Da questo attacco dobbiamo tirare fuori quanto necessario per vincere la partita col Pisa, possibilmente”.
Sancho alla fine che risposta ha dato? “Non lo so, se ha il numero chiamatelo. Sapete tutto, avete scritto di tutto. Non so se ci saranno i margini in questi giorni. Non bisogna pregarli. Lui come altri sono una possibilità perché sono giocatori bravi e possono essere un valore aggiunto, ma è anche una grande opportunità per loro. Enorme. Se entrano in questo tipo di pensiero le cose si sposano, altrimenti non puoi mettere insieme mentalità opposte. Se lo capisce ha senso, altrimenti starà dove è e non è un problema”.
Qualche suo predecessore ha dichiarato che esiste una Roma con e senza Dybala. Ha anche lei questa situazione e, se sì, è un limite o una risorsa? “Ho la sensazione che esiste una Roma, poi Dybala è un valore aggiunto. Soprattutto quando sta bene ed è in condizione, senza problemi prettamente fisici. E’ un grande giocatore che dà dei valori aggiunti, con un piede straordinario. Non sono tanti i giocatori che danno un gap così importante. La Roma comunque deve avere una sua identità, capacità e forza a prescindere dall’individuo, che indubbiamente può dare un qualcosa di più”.
Che considerazioni ci sono su Dovbyk? E’ ancora centrale per la squadra e che cosa dobbiamo aspettarci? “A parte la sosta iniziale, con me è stato molto positivo come tutti. Dovbyk si è impegnato sempre moltissimo, ha sempre cercato di svolgere gli allenamenti e non ho alcun appunto da fare su di lui. Se giocherà, dall’inizio o da subentrato o anche da fuori, mi aspetto che porti tutta la sua energia per contribuire alla ricerca di un risultato tutt’altro che semplice”.
Tatticamente Dybala impone delle attenzioni particolari in fase di non possesso? “Non è un problema, va preso per le sue caratteristiche. Alla fase difensiva partecipano tutti, anche Dybala, altrimenti si difenderebbe in inferiorità numerica e non è possibile. Poi ovviamente va messo a suo agio, per caratteristiche non può coprire una fascia di 70 metri ma deve aiutare la squadra in fase difensiva, altrimenti sarebbe un mezzo giocatore. Mi auguro e spero che diventi molto determinante sia come prolificità di gol che di assist, è un giocatore che le qualità migliori le ha lì. Non ci sono difficoltà d’inserimento o di ruolo per nessun giocatore, ma va messo a suo agio. Sabato abbiamo giocato con Hermoso a destra, probabilmente non doveva essere neanche in ritiro. Hermoso, Dovbyk, tutti quelli che sono stati qui hanno dato una disponibilità straordinaria. Hermoso a destra ha fatto un’ottima gara, non so quante volte ci abbia giocato in carriera. E’ un’emergenza? Se deve giocare 38 partite lì sì, evidentemente non hai fatto bene la costruzione. Ma questa è la base per cercare di fare un bel campionato”.
Pisilli fa parte dei due di centrocampo o della trequarti? “È un centrocampista duttile, può giocare in entrambe. Non lo vedo al posto di Ndicka e Svilar, ha determinate caratteristiche. Guardate come gioca, può giocare più basso o più alto. Comunque è un centrocampista”.
Per Gasperini Pellegrini è nel progetto tecnico? “Domani sarà convocato, ha finito la sua fase di riabilitazione. Si è allenato questa settimana con la squadra. La difficoltà ho già detto qual è, devono trovare la soluzione migliore. Mi prendo il merito del fatto che abbiano raggiunto un certo dialogo. Io considero Pellegrini un ragazzo maturo, attaccato alla Roma, disponibile ora a fare anche altre scelte se non saranno possibili le altre. Ma è un bel ragazzo, non fatelo passare diversamente. Ed è attaccatissimo alla Roma, ha voglia di giocare per raggiungere i suoi traguardi e le sue motivazioni. Del contratto lo sapete tutti, ma è pieno il mondo di queste storie. Se troverà la collocazione migliore per tutti saremo felici, gli auguro il meglio davvero. Ora mancano tre giorni, ma la disponibilità della società è totale.Anche i giocatori hanno le loro esigenze, se trovano delle situazioni di prospettiva… ho ereditato questa storia, che se la risolvano”.
A centrocampo la Roma è corta? “Sono usciti tanti giocatori numericamente, quindi è quasi mezza squadra che si riforma e si riprepara. Dieci giocatori su ventidue di movimento è mezza squadra. C’è questo rimpasto che ha bisogno probabilmente anche di un po’ di tempo. Ma il tempo non lo prendo mai come alibi, è sempre ristretto. Non puoi dire che le cose le puoi fare l’anno prossimo, quello che si può fare lo devi fare subito. Ma non c’è più tempo da perdere”.
I tifosi pensano che le mosse della Roma siano arrivate in ritardo. “Dovete prendere le mie di dichiarazioni. Poi c’è tutto un mondo intorno, le varie opinioni, sicuramente anche valide, ma dovete fare riferimento solo alle cose virgolettate da parte mia e non sono poche. Non c’è bisogno di inventarne altre”.
Sul girone di Europa League. “Un girone in cui c’è da battagliare da subito. In casa Lille e Stoccarda sono ottime squadre, tra le migliori, col Midtjylland ho fatto fatica in casa vincendo solo con Romero alla fine. In trasferta sono tutte belle partite, due votle a Glasgow e Nizza, poi il Panathinaikos. Tutti begli ambienti, ce la dobbiamo sudare. Bisogna arrivare nelle prime 24, il PSG e il Real erano quasi fuori l’anno scorso, la formula è particolare e dobbiamo sudarcela. Il campo ci dirà tutto, ma non è pari per tutti e dobbiamo stare attenti. Non mi strappo i capelli per arrivare ottavo, se riusciamo bene ma dobbiamo stare dentro. Le vere competizioni partono da marzo, le cose lì diventano decisivo. Per me stare dentro è un obiettivo”.




















