Dopo la disfatta in casa della Norvegia, si pensa anche al possibile erede dell’allenatore della Nazionale e il preferito è assolutamente inatteso
La Nazionale crolla sotto i colpi di Sorloth, Nusa e Haaland. Proprio il reparto avanzato che la Norvegia ha sbattuto violentemente in faccia all’Italia, che invece non è riuscito a tirare in porta per quasi tutta la partita. Un 3-0 che non ammette repliche e che invece ha fatto sprofondare gli Azzurri in una situazione di classifica che impone già di pensare non oltre il playoff per arrivare ai Mondiali.

È atteso un primo incontro tra il presidente della Figc Gravina e il ct Spalletti, un primo round di quello che poi dovrà replicarsi anche dopo la partita di lunedì sera contro la Moldavia. Ma è ancora il tempo delle analisi, delle polemiche, le critiche nei confronti dei giocatori sicuramente, ma in primo luogo dell’allenatore. Soprattutto considerando che la disfatta di Oslo è sembrava strettissima parente dell’umiliazione di Berlino contro la Svizzera, un anno fa. E allora urgono delle riflessioni, da parte di tutti. Anticipate dallo stesso allenatore nella conferenza postpartita, in cui ha appunto anticipato il confronto con Gravina per capire meglio alcune situazioni. Allo stato attuale, come già scritto, non si può escludere nessuno scenario: né l’esonero né le dimissioni né tantomeno la conferma. Dipenderà dal contenuto dei discorsi e dalle prospettive comuni verso la qualificazione al Mondiale.
Italia, via Spalletti: per i tifosi Gattuso nuovo ct. Ma Ranieri e Pioli stuzzicano tutti
Ma nel frattempo in tanti si sono lanciati nelle possibili piste post Spalletti. Molti hanno addirittura invocato Claudio Ranieri, che però è appena diventato dirigente della Roma e ha appeso – almeno in teoria – il fischietto da mister al chiodo. Tra i nomi effettivamente disponibili e pronti all’uso, abbiamo così chiesto ai nostri follower su X chi effettivamente preferirebbero. Va detto che non c’è stato un vero e proprio plebiscito, ma un sostanziale equilibrio. Con una vittoria inattesa, un po’ come l’ultimo posto di Thiago Motta con il 17,5%.

Dopo di lui Francesco Farioli con il 21,9% e preceduto da Raffaele Palladino col 25,4% dei voti. A trionfare con un distacco non netto, ma comunque solido è Rino Gattuso con il 35,1% dei voti. Tutti quanti senza panchina. Motta è stato esonerato, era in lizza per l’Atalanta che è andata su Juric. Farioli sta valutando il suo futuro dopo aver lasciato l’Ajax al termine di una stagione ottima nel complessivo ma con la delusione scudetto. Palladino si è dimesso dalla Fiorentina e, infine, Gattuso che giovedì ha rescisso con l’Hajduk Spalato.
Al netto di questi nomi, da considerare in corsa anche la suggestione Stefano Pioli, cercatissimo dalla Fiorentina ma con un contratto pesante all’Al-Nassr. Il tecnico campione d’Italia col Milan tornerebbe anche nel suo paese. E non è comunque da escludere affatto che Gravina alzi effettivamente il telefono per fare la proposta ‘indecente’ a Claudio Ranieri, che qualche anno fa disse che non avrebbe mai detto di no alla Nazionale e anzi avrebbe chiesto al Nantes (era lì nel 2021) di lasciarlo libero. A quel punto sarebbe una decisione estremamente personale. Attenzione anche a De Rossi, che ha un grande rapporto col Club Italia avendo fatto parte dello staff campione dl’Europa con Mancini.