Dopo la disfatta contro la Norvegia, che complica parecchio il cammino verso i Mondiali, le parole nel postpartita del ct azzurro e del capitano insieme a Coppola
L’Italia esce con le ossa rottissime dalla prima partita di qualificazione ai Mondiali 2026. A Oslo finisce 3-0 contro la Norvegia, risultato che complica in maniera tremenda il cammino al torneo del prossimo anno negli USA. Una partita disastrosa, forse la peggiore della gestione Spalletti insieme all’ottavo contro la Svizzera dello scorso giugno. Tre schiaffi incassati e nessuna reazione nella ripresa.

Sotto la lenge soprattutto il ct, che a caldo ha parlato così ai microfoni di ‘Rai Sport’: “Abbiamo preso quel primo gol che poteva essere evitabile, negli spazi larghi hanno avuto un paio di individualità che ci hanno messo in difficoltà. Loro aspettavano nella loro metà campo, giocatori che poi saltano gli avversari in circostanze simili fanno la differenza. Progetto a rischio? Faccio sempre capo a questo gruppo, che ho scelto e guardato, c’è da migliorare sotto certi aspetti, non possiamo dare vantaggi come oggi. Avanti con questo progetto, è quello migliore che abbiamo valutato”.
Poi aggiunge in conferenza stampa: “Si fanno delle letture sbagliate e ci sono atteggiamenti che devono essere più carichi di muscoli, di determinazione. Siamo stati sotto livello. Poi noi abbiamo bisogno di avere un po’ di entusiasmo, di livello individuale. Dobbiamo mettere qualcosa di più, altrimenti qualcosa bisogna cambiare. Ritengo questo gruppo importante, il migliore che oggi ho a disposizione. Noi bisogna far meglio ma il gruppo lo difendo. Dirò qualcosa a coloro che non riescono ad arrivare al loro meglio. Abbiamo bisogno che diano il loro meglio”.
Al sistema calcio interessa il destino di questa squadra? “Polemiche poche, se mi sento solo? No. Ma anche se lo fossi sono io il responsabile di questa cosa qui. Non c’è compassione da fare. Ma quello che mi dà fastidio è quando qualcuno mi fa capire ‘vengo in tuo soccorso perché da solo non ce la fai’. Questo mi manda in bestia, non ce la faccio, caratterialmente e per quello che ho vissuto”.
“Parlerò con Gravina sulle intenzioni che ho e sulle scelte che faccio. Ci vuole morale a sostenere le qualità tecniche di un calciatore. Dopo una prestazione del genere ti fai diverse domande e ti rendi che ci sono delle complicazioni, che vanno affrontate”.
Norvegia-Italia, Donnarumma pesante: “Inaccettabile, facciamoci un esame di coscienza”
A fargli eco anche il capitano Gianluigi Donnarumma, decisamente più pesante: “Non ci sono spiegazioni, bisogna solo rendersi conto della gara di stasera, i tifosi non meritano queste gare, dobbiamo rientrare e farci un esame di coscienza. La forza per rialzarci deve venire da noi, siamo l’Italia e non è accettabile questo tipo di partite. Dobbiamo metterci li, fare mea culpa e poi uscirne insieme, dobbiamo essere più uniti di prima, ora ce n’è bisogno”.

Sono poi arrivate le dichiarazioni dell’esordiente di oggi, Diego Coppola: “Dispiace per il popolo italiano e per tutta la squadra. Abbiamo sbagliato l’approccio, anche passaggi semplici, appoggi e aperture sbagliate. Dovevamo essere più duri nei contrasti e nell’interpretazione. Norvegia più forte dell’Italia? Se analizziamo i giocatori non possiamo dire che siano più forti di noi, però dobbiamo dimostrarlo in campo. Abbiamo valutato e interpretato male sui gol, tutta la linea difensiva. Sapevamo sarebbe stata così, che la Norvegia è veloce davanti e si inserisce bene”.