Fa discutere il futuro del centravanti serbo alla Continassa dopo la terza panchina consecutiva contro il Napoli
Prima sconfitta della Juventus in campionato, che soccombe nella ripresa sul campo della capolista Napoli dopo un primo tempo convincente.

Nel mirino della critica finisce inevitabilmente Thiago Motta, che adesso dovrà cercare il riscatto nell’ultimo match della prima fase di Champions contro il Benfica. La stagione della Juve però è finora deludente e il caso Vlahovic rischia di creare nuove turbolenze alla Continassa. Il centravanti serbo è entrato solo nel finale di gara, scalzato dal nuovo acquisto Kolo Muani al centro dell’attacco bianconero. Il francese è andato subito a segno, mentre l’ex Fiorentina ha dovuto digerire la terza esclusione consecutiva.
Il futuro a Torino è sempre più nebuloso, con Alessandro Matri che si interroga sul futuro del numero nove della Juventus: “Vlahovic non è cresciuto negli ultimi tre anni. Si davano le colpe ad Allegri, ma ha problemi pure con Thiago Motta. Da capire se la colpa sia solo sua o se fa fatica a causa dei pochi palloni che gli arrivano. La Juve adesso deve porsi fare delle domande su Vlahovic, tenerlo o venderlo già adesso? Anche perché è in scadenza nel 2026. C’è un problema contratto per Vlahovic e ci sarà da capire quale sarà la strategia della Juventus“, sottolinea a ‘Pressing’ l’ex centravanti.
Calciomercato Juventus, Matri sul futuro di Vlahovic: “Non è più al centro del progetto”
Matri prosegue nella sua analisi su Vlahovic ed apre a un futuro lontano dalla Juve: “Se io non lo faccio giocare do un segnale che non è più dentro al progetto e richiamo l’attenzione di qualche squadra. La butto lì come nome: il Milan, anche perché ai rossoneri serve un centravanti d’area di rigore e che faccia 15-20 gol. Il prezzo calerà comunque vista la situazione, altrimenti faccio come Chiesa e mi prendo 10 milioni prima dell’ultimo anno di contratto. Se il Milan offre 30 milioni? Credo che la Juve ci pensi e inoltre risparmio anche i 12 milioni dello stipendio”.

Sul momento di Vlahovic si è espresso anche Sandro Sabatini: “I rapporti con Thiago Motta si sono incrinati dopo le dichiarazioni del giocatore in nazionale, quando disse che non gli arrivavano tanti palloni e che si esprimeva al meglio con un altro attaccante vicino. Da quel momento Motta ci mette una croce sopra e Vlahovic non viene più considerato come prima del tecnico. L’intervista Vlahovic poteva risparmiasela, non so se è permaloso ma lo vedo un po’ presuntuoso”, conclude il giornalista.