Commisso all’attacco: “Club indebitati fino al collo, agiscono come se nulla fosse”

Rocco Commisso attacca ancora: “Alcuni club sopravvivono solamente per la mancata applicazione delle regole”

Il patron della Fiorentina ha scritto una lettera aperta a tutti i tifosi della Viola e ha voluto fare chiarezza su alcuni aspetti che lo hanno infastidito: a partire dagli attacchi ricevuti per il mercato di gennaio, fino alle frecciate ai club di Serie A indebitati.

Commisso all'attacco: "Competiamo con club indebitati fino al collo"
Rocco Commisso (LaPresse) – Calciomercato.it

Per prima cosa, Rocco Commisso ha voluto esprimere i propri sentimenti riguardo al momento della squadra: “Sono il primo ad essere dispiaciuto per gli ultimi risultati, ma qui alla Fiorentina siamo convinti di avere una buona squadra, che fino a dicembre ci ha portato in zone della classifica molto alte”. Poi, un sassolino dalla scarpa riguardo alle critiche ricevute: “Penso che gli attacchi ricevuti dai nostri dirigenti che si occupano di mercato siano fuori luogo. Seppur la nostra rosa avesse necessità di rinforzi non significa che il club avrebbe dovuto lanciarsi in operazioni spericolare che non danno in ogni caso nessuna garanzia di successo. Spendere per spendere non è quanto ritengo sia corretto fare per la Fiorentina, per il suo presente e per il suo futuro”. Infine, l’attacco agli altri club di Serie A.

Commisso colpisce ancora: “Competiamo con club indebitati fino al collo”

Il presidente della Fiorentina, nella lettera-fiume rivolta ai tifosi, non ha risparmiato la consueta frecciatina alle avversarie ribadendo la necessità di “trasparenza e regole uguali per tutti, ma quasi nulla è cambiato”. E qui arriva l’attacco: “Ci troviamo a competere cn club indebitati fino al collo che agiscono come se nulla fosse”.

Commisso colpisce ancora: "Competiamo con club indebitati fino al collo"
Rocco Commisso (LaPresse) – Calciomercato.it

Un riferimento piuttosto diretto alla Juventus. “Ci sono società che stanno ricorrendo a continui aumenti di capitale con esposizioni debitorie ancora notevoli. Mi auguro che qualcosa possa cambiare perché le società che rispettano ogni singola regola e non hanno un euro di debiti non possono essere equiparate a quelle che riescono a sopravvivere solo per la mancata applicazione di norme precise”.

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