Juve-Lukaku, la richiesta che fa infuriare i bianconeri

Prosegue la trattativa tra la Juventus e il Chelsea per portare in bianconero Romelu Lukaku e beffare l’Inter nella corsa all’attaccante belga

Potrebbe fare registrare clamorosi sviluppi la trattativa tra Juventus e Chelsea per il trasferimento di Romelu Lukaku in bianconero: il tira e molla potrebbe finire a breve.

Lukaku e la richiesta che fa infuriare la Juventus
Romelu Lukaku (LaPresse) – calciomercato.it

Non è una trattativa semplice quella che la Juventus ha imbastito con il Chelsea per portare alla corte di Massimiliano Allegri l’attaccane belga Romelu Lukaku. È di queste ore la notizia secondo cui il giocatore avrebbe dato il suo assenso al trasferimento a Torino nonostante la corte serrata dell’Inter che però non ha trovato l’accordo con il Chelsea per il ritorno di Big Rom in nerazzurro.

Uno scenario nel quale si è registrato l’inserimento da parte della Juventus. Il club londinese, dalla cessione di Lukaku, vuole incassare una cifra consistente, non meno di 40 milioni di euro. L’Inter non va oltre l’offerta di prestito oneroso e riscatto fissato a 35 milioni mentre la Juventus arriverebbe a 45 milioni di euro, andando così incontro alle richieste dei Blues che appena due anni fa investirono quasi 100 milioni di sterline per portare a Stamford Bridge il centravanti ex Manchester United. Una cifra lontana dalla attuale valutazione di mercato, ma il Chelsea ha comunque intenzione di recuperare parte della spesa.

Calciomercato Juventus, la reazione alla richiesta del Chelsea

La Juventus, dunque, resta forte sulle tracce di Romelu Lukaku, ma secondo il Daily Mail si sarebbe irrigidita. Il motivo? La scelta del Chelsea di rivelare all’Inter l’interesse bianconero per Lukaku, facendo così salire il prezzo.

Lukaku e la richiesta che fa infuriare la Juventus
Romelu Lukaku (LaPresse) – calciomercato.it

Insomma, la Juventus è interessata al giocatore, è disposta ad asseconda le richieste economiche del Chelsea ma non avrebbe gradito il comportamento della dirigenza londinese. Resta da capire se questo elemento possa cambiare qualcosa nella trattativa tra le parti

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