UFFICIALE, Uefa furiosa: chiede altri punti di penalizzazione

In Inghilterra invocano sanzioni pesanti per la Roma per gli episodi tra mercoledì sera e giovedì a Budapest

I giorni seguenti alla finale di Budapest sono stati decisamente movimentati per la Roma. La pessima direzione di gara di Anthony Taylor non è andata proprio giù al club giallorosso così come ai tifosi. Nel postpartita Jose Mourinho è stato chiarissimo nel suo giudizio sull’arbitro, poi in zona mista si è sfogato appunto contro il fischietto inglese e i suoi assistenti. E il giorno dopo, oltre alle parole di Tiago Pinto, in aeroporto a Budapest alcuni tifosi romanisti hanno aggredito verbalmente Taylor.

Ceferin (LaPresse) – calciomercato.it

Una scena che ha suscitato parecchie polemiche – in Italia e non solo – e in Inghilterra addirittura invocano sanzioni epocali per la Roma. In particolare RefSupportUK, un’associazione che offre sostegno agli arbitri, ha chiesto l’esclusione dei giallorossi dalle coppe europee. Il Ceo Martin Cassidy ha rilasciato un’intervista al ‘Daily Express’ in cui è stato decisamente pesante. “Questo incidente potrebbe essere un vero punto di svolta se la UEFA rispondesse in modo efficace e affermasse che la Roma verrà espulsa da qualsiasi competizione europea per la prossima stagione. Oppure, se gli consentirà di qualificarsi, almeno dovrebbero iniziare con tre punti di penalizzazione nel girone. Va mandato un messaggio”.

ReSupportUK: “Punti di penalizzazione per i club che trattano male gli arbitri”

Il Ceo di RefSupportUK Martin Cassidy è intervenuto sull’episodio di giovedì all’aeroporto di Budapest tra i tifosi della Roma e l’arbitro Taylor: “Mi piacerebbe vedere penalizzazioni di punti ai club e a livello internazionale. Ai Mondiali il Giappone è passato al posto del Senegal perché aveva avuto meno cartellini gialli, quindi c’è un precedente per dire che si può ricevere una punizione sportiva per il tuo comportamento”.

Jose Mourinho (LaPresse) – calciomercato.it

Per Cassidy le multe ai tesserati non servono a nulla: “Quando i manager ricevono multe che per loro sono una giornata di stipendio, niente di tutto ciò va a vantaggio dello sviluppo degli arbitri. Scompare nella casella postale del 1966 … Non c’è niente lì. Loro dicono di continuare a multare, ma a proposito stanno tagliando il budget per la formazione degli arbitri. Qualcosa non torna. Fare soldi con gli ‘abusi’ nei confronti degli ufficiali di gara non è una buona idea”. In sostanza si chiedono interventi diretti e realmente penalizzanti per gli stessi club, perché questo sarebbe l’unico deterrente contro la violenza sugli arbitri.

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