Juventus e la questione legata alla ‘Carta Covisoc’: le parole dell’avvocato Mattia Grassani
Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta della Figc, così la ‘Carta Covisoc’ è potuta finire nelle mani della Juventus. Precisamente in quelle degli avvocati dell’ex dirigente Paratici e dell’attuale Ds Cherubini i quali avevano fatto ricorso al TAR.
Quella tra la Juventus e la Procura Federale è diventata una battaglia a tutto campo a colpi di ricorsi e di controricorsi e ora la ‘carta Covisoc’, che si compone di sei pagine e nella quale non viene mai citata esplicitamente la Juventus, potrebbe avere un ruolo importante nella vicenda. Secondo i legali degli ex dirigenti bianconeri infatti, questo documento avrebbe potuto scardinare l’intero procedimento.
‘Carta Covisoc’, Grassani: “L’indagine non salterà”
Per fare chiarezza sull’argomento si è espresso anche l’avvocato Mattia Grassani, uno dei massimi esperti di diritto sportivo, che ha parlato in esclusiva a TV PLAY.
“L’indagine non salterà per decorrenza dei termini. In questo documento è evidente come ad aprile del 2021 il procuratore federale Chinè non avesse ancora consapevolezza dell’ipotesi di condotta illecita da parte della Juventus, la cosiddetta ‘notitia criminis’. Questo evento si è concretizzato solo a ottobre del 2022 e correttamente Chinè ha iscritto l’avvio del procedimento disciplinare nei registri della FIGC entro i successivi trenta giorni. A questo punto il Collegio di Garanzia del CONI affronterà solo questioni di merito”.