Napoli indigesta, Allegri traballa: col sostituto si spendono 90 milioni

La Juventus studia il proprio futuro, che potrebbe essere senza Allegri: gli scenari che portano a due nuovi allenatori

Il 5-1 di Napoli ha fatto ripiombare la Juventus nella tempesta. E così Osimhen, Kvara e compagni hanno quasi spazzato via in un lampo le otto vittorie consecutive che avevano riportato i bianconeri a un passo dal riaprire definitivamente il campionato. Invece la serata del ‘Maradona’ ha risvegliato bruscamente la squadra di Allegri, che ora è scivolata di nuovo a meno dieci dagli azzurri.

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Allegri © LaPresse

Lo scudetto è tornato a essere una chimera, guardando la distanza in termini di punti ma forse soprattutto a livello tecnico e ambientale. Al Napoli va tutto a gonfie vele, c’è un gioco meraviglioso e che dà frutti, una piazza che spinge gli uomini di Spalletti, una dirigenza al settimo cielo. Tutto il contrario di quanto avviene alla Juventus, dove il tonfo di venerdì sera ha fatto tornare a riemergere pure la cocente eliminazione dalla Champions League. È vero, i bianconeri venivano da otto vittorie di fila, senza subire gol, ma pesando tutto sul piatto della bilancia continua a pesare più tutto quello che di negativo c’è stato. Allegri resta il punto di riferimento scelto da Elkann dopo il terremoto societario di fine novembre. Ma i vertici bianconeri, come rivela ‘La Gazzetta dello Sport’, sono rimasti molto delusi dal ko di Napoli che è risultato completamente indigesto. Anche più dell’umiliazione di Haifa.

Calciomercato Juventus, Allegri in bilico a giugno. Conte e Zidane: il punto

Alla Juventus, la manita di Napoli, è tornata a suonare come un campanello d’allarme bello forte. Soprattutto in una situazione come questa, sono tutti in discussioni a partire ovviamente da Massimiliano Allegri.

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Conte e Zidane © LaPresse

Il tecnico livornese è stato, come detto, scelto come punto di riferimento nella tempesta societaria. E questo comporta responsabilità pressoché totali sia in positivo che in negativo. Al momento, ovvero per il resto della stagione, non rischia il posto ma in estate tutto può succedere. La società, quindi Ferrero e Scanavino, punta a continuare con lui anche la prossima stagione. Anche perché questo vorrebbe dire che la Juve ha più o meno centrato gli obiettivi rimasti, ovvero la Champions e magari pure una coppetta. Ma lui come Cherubini sono sotto osservazione e non a caso i vertici continuano a monitorare gli altri ds, vedi Giuntoli e Massara.

Però ogni decisione avrebbe un grosso peso, con la relativa valutazione che già è stata tracciata. Perché Allegri ha un contratto fino al 2025 da 7,5 milioni netti più bonus che in qualche modo rappresenta la sua assicurazione. I nomi per l’eventuale eredità sono sempre gli stessi, gli ex Antonio Conte e Zinedine Zidane, che chiaramente non sarebbero neanche loro a buon mercato. Tradotto, in società hanno già fatto qualche conto e, tra liberarsi di Allegri e puntare su uno di quei due top manager, l’investimento sarebbe compreso tra i 60 e i 90 milioni di euro. Non bruscolini soprattutto in un momento in cui bisogna far quadrare i conti. Però nel mercato niente è impossibile ed entrambi gli allenatori restano argomento di discussione nelle alte sfere bianconere.

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