CM.IT | Juve a caccia di alternative: la verità su Berardi e Mudryk

Mentre si registrano rallentamenti sulla trattativa per Di Maria, la Juventus torna su Berardi: le ultime di Calciomercato.it

Quando dici Domenico Berardi e accanto ci metti la Juventus riavvolgi il nastro e arrivi al  2013 per ricostruire la storia di quattro anni “insieme” senza stare mai insieme veramente. Fino a dirsi addio e non essersi mai “conosciuti”. Ora l’esterno d’attacco del Sassuolo torna sul mercato, dove è abituato a stare da diversi anni, perché dalla Juve, all’Inter, al Milan, al Napoli, alla Roma, Berardi le ha girate virtualmente tutte fino poi a restare o scegliere di restare. Per dirle tutte, ad un certo punto della scorsa estate c’era stata anche la Fiorentina, senza mai arrivare ad un’offerta che il Sassuolo ritenesse soddisfacente per i suoi parametri.

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Domenico Berardi ©LaPresse

Ora si torna a parlare di Juve e questo significa due cose: una che evidentemente la questione Di Maria si è complicata e il secondo anno di contratto, che l’argentino vorrebbe garantito e la Juve vorrebbe solo opzionare, è diventato un nodo difficile da sciogliere e lo scoglio di una trattativa un bel po’ arenata anche se non abbandonata del tutto. Una delle idee alternative era legata a Mychajlo Mudryk, ma come raccontato ieri sera su Calciomercato.it l’accordo con il Bayer Leverkusen è pressoché totale. L’altra riflessione va fatta su Nicolò Zaniolo, spesso avvicinato ai bianconeri, almeno idealmente: bene, la virata su Berardi significherebbe che il romanista scala posizioni indietro nell’indice di gradimento della Juventus. Abbastanza sorprendentemente, valutato tutto. Ma il segnale sembra inequivocabile, oggi.

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Scamacca, Berardi e Ayhan col Sassuolo © LaPresse

In attesa di capire cosa accadrà realmente, bisogna ricordare come andarono le cose tra Berardi e la Juventus in quei quattro anni di feeling a distanza mai esploso davvero. Nell’operazione Marrone ci fu uno scambio di comproprietà con il giocatore che rimase a Sassuolo con la formula del prestito. L’idea era di valutare ogni anno cosa fare e la verità è che se all’inizio sembrava che una certa reticenza a spostarsi arrivasse dal giocatore, poi fu la Juventus che iniziò a nutrire qualche dubbio (non tecnico, pare, ma – si diceva – di ambientamento del ragazzo nella nuova realtà). Era, quella, la Juve del duo MarottaParatici.

Fatto sta che nel 2015 la comproprietà venne risolta a favore del Sassuolo per 10 milioni pagabili in quattro anni e il club bianconero si mantenne l’opzione di poter riacquistare a titolo definitivo Berardi fino all’estate 2017. Cosa che non successe, nonostante si arrivò a quella scadenza con un grande clima di attesa e una serie di fasi in cui il confine tra fare o non fare l’operazione era molto sottile. Il finale, però, fu che Berardi rimise la maglia del Sassuolo sulle spalle e, forse scosso da tanta attesa, non visse la sua stagione: il 2017-2018 è stato l’unico insieme al 2015-2016 in cui non è andato in doppia cifra con i gol, ma in assoluto il suo peggiore: segnò 5 reti.

Questo per rimettere in ordine le cose di allora. Nel frattempo Berardi ha completato la sua maturazione tecnica in campo, ha messo addosso anche la maglia azzurra e si è laureato campione d’Europa l’estate scorsa, ma si è sobbarcato. con gli altri compagni della Nazionale, anche l’onta della seconda mancata qualificazione di fila al Mondiale in Qatar. E questo mercato, che sembrava in sordina per lui, lo rivede inesorabilmente protagonista.

Anche la Roma nelle ultime ora è entrata in questa corsa dopo che nell’era Di Francesco sulla panchina giallorossa, il tecnico aveva tanto chiesto un altro dei suoi pupilli neroverdi (oltre Pellegrini, ottenuto), ma senza essere accontentato. Bene, si parla di Berardi anche nel mirino della Roma futura di Mourinho. In questo momento, però, la Juve sembra un passo o due avanti: non fosse altro perché almeno nei dialoghi interlocutori la Juve qualche affondo ha già iniziato a farlo. La Roma tra un Maxime Lopez e un Frattesi, potrebbe decidere di compiere il passo di entrare anche nel vivo della vicenda Berardi. Sapendo però, di avere Zaniolo ancora in casa. Altra questione non da poco.

Giorgio Alesse

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