CM.IT | Jorginho, la Juventus e le attese strategiche

Jorginho resta nel mirino della Juventus, che non ha ancora aperto trattative ma potrebbe decidere di premere sull’acceleratore nel caso in cui diversi tasselli vadano al loro posto

Jorginho e il futuro. Un tema di riflessione per il giocatore, per il Chelsea, di riflesso per il calcio italiano, che è idealmente il posto in cui il centrocampista italo-brasiliano ambisce a tornare. Sapendo di essere ricambiato. Da chi? Facile, la Juventus. Ancor più facile immaginando prima qualche uscita che sulla linea mediana è assolutamente prevista in casa bianconera. Anche da questo punto di vista, pensando a Jorginho, diventa facile individuare che sia l’indiziato con la valigia.

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Jorginho © LaPresse

Come a gennaio, torna sull’uscio Arthur, il brasiliano che nella sessione di mercato invernale era stato alla fine trattenuto (Allegri ha ragionato con il bilancino e senza un ricambio all’altezza ha ritenuto impossibile mandarlo vai). Bene, finora se non per qualche segnale in codice mandato da Torino verso l’entourage del giocatore, non si può assolutamente dire che su Jorginho sia stata aperta una trattativa dalla Juventus. Ma alla seconda domanda – ossia se il centrocampista attualmente al Chelsea piaccia ai bianconeri – allora la risposta può essere una soltanto: , e anche molto. Chiaro che il mercato abbia bisogno della sua liturgia per step e se non si muove qualcosa in uscita (cosa e chi lo abbiamo detto), sul fronte Jorginho è abbastanza naturale che regni un immobilismo di facciata.

L’Italia è casa per Jorginho, che arrivò nel 2007, a 16 anni, a Verona, per non andare più via finché Aurelio De Laurentiis non lo ha ceduto al Chelsea dopo quattro stagioni e mezzo da protagonista a Napoli, vincendo una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Il percorso in Inghilterra è stato a dir poco favoloso: iniziato vincendo l’Europa League, è stato il 2021 l’anno favoloso con la Champions League, la Coppa del mondo per club, la Supercoppa Uefa e persino l’Europeo da regista dell’Italia: quello che si sarebbe dovuto giocare nel 2020 ma che è stato spostato di un anno per l’emergenza pandemica, finendo per rappresentare la ciliegina sulla torta del percorso di Jorginho.

Jorginho e il Chelsea possono dirsi addio: la Juventus c’è, ma l’affare può slittare

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Tuchel e Jorginho © LaPresse

Il suo contratto scade nel 2023, tra un anno, di mezzo c’è stato il repentino cambio di proprietà del Chelsea e ora bisogna capire quali saranno le reali intenzioni della dirigenza approdata a Londra, senza trascurare mai (anzi) la volontà del giocatore, che a 13 mesi dalla fine naturale del suo impegno con il club della City, conta eccome. La sensazione è che per una serie di fattori sia maturato un tempo per chiudere la storia tra Jorginho e il Chelsea.

Aspettando di capire se i segnali da Torino dovessero diventare più insistenti, bisogna aggiungere due riflessioni per completare il ragionamento sul futuro di Jorginho. La volontà di valorizzare due giovani di casa coma Miretti e Fagioli, che pure è nei ragionamenti al futuro di casa Juve, non dovrebbe minimamente incidere sulla corte all’italo-brasiliano del Chelsea. Probabile che uno dei due ragazzi soltanto rimarrà alla base (Fagioli il favorito) attraverso un inserimento progressivo.

E poi c’è una sfumatura (ma non troppo) che riguarda Jorginho: tra sette mesi potrà essere libero di firmare con chi vuole con la scadenza alla portata in tasca. E anche questo è uno scenario che non si può completamente escludere. La stessa Juve potrebbe far slittare l’acquisto. ma siamo nel campo delle ipotesi. Se i bianconeri dovessero premere sull’acceleratore Jorginho arriverà questa estate.

Giorgio Alesse

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