L’Inter è uno dei club sulle tracce di Paulo Dybala in virtù della scadenza di contratto con la Juventus
Nella settimana in cui l’agente di Paulo Dybala incontrerà la Juventus per decretare il futuro dell’argentino, a tenere banco sul mercato è il grande interesse che l’Inter ha mostrato negli ultimi tempi per strappare la ‘Joya’ ai bianconeri a costo zero.

Una mossa che per certi aspetti ricorderebbe l’operazione Calhanoglu della scorsa estate, quando proprio i nerazzurri riuscirono a fiutare il super parametro zero dopo il mancato rinnovo con il Milan. Quello legato a Dybala, però, resta per motivi economici un affare probabilmente al limite, come spiegato nel pomeriggio dal noto giornalista Fabrizio Biasin in diretta sulla CMIT TV.
Questo il pensiero del cronista che ha rivelato una promessa che lega Dybala a Marotta: “Il fatto che Marotta abbia una passione per Dybala, tra l’altro ricambiata perché il primo a scrivere a Marotta quando venne cacciato dalla Juventus fu Dybala, scrivendogli: ‘Prima o poi torneremo a lavorare insieme’. Secondo me alla fine andrà avanti insieme alla Juventus, ma anche in caso di rottura non è scontato che si possa arrivare ad un accordo con l’Inter. Ipotizziamo che Dybala accetta 7 milioni per cinque anni, lordi sarebbero 70 milioni e l’Inter non la fa questa cosa. Sicuramente Marotta è attento su questa vicenda, ma le possibilità sono molto poche”.
Mercato nerazzurro che secondo Biasin andrà oltre il nome di Luis Suarez, rilanciato pochi giorni fa in Spagna: “Qua non lascio neanche spazio ad altre risposte. Rispetto a questa voce mi sono permesso di fare le mie verifiche. A domanda la risposta è stata: ‘Sì, anche Cavani prendiamo’. Operazione che non ha senso, per quanto il calciatore sia forte. E’ proprio strategicamente che l’Inter non si può permettere un investimento a perdere. Lo ha fatto con Dzeko perché aveva necessità di tamponare l’addio di Lukaku, ma non diventerà un’abitudine. Quando c’è qualcosa che minimamente può avere un senso se ne discute, ma quando è una sparata senza senso va stroncata sul nascere”.

Sull’attualità, invece, il giornalista vede molto complicata l’impresa di questa sera in casa del Liverpool: “La cosa brutta dello 0-2 dell’andata è che toglie elettricità al pre-partita. Faccio fatica a trovare appigli, poi si dev’essere sempre ottimisti. Ma non sono particolarmente teso rispetto a questo pre-partita perché sono consapevole che serve più di un miracolo”.
Inter, non c’è fretta per il rinnovo di Simone Inzaghi

Rispetto alle notizie di questa mattina, Fabrizio Biasin ha frenato le voci sull’imminente proposta di rinnovo dell’Inter per Simone Inzaghi: “Io credo che sia un’uscita mediatica che ha un senso perché questa cosa capiterà, ma che non sia proprio legata all’attualità. Se n’era parlato anche a Natale. L’Inter andrà avanti con Inzaghi, ma non c’è urgenza. Più che altro è per lanciare un segnale nel finale di stagione, la certezza è che Inzaghi sarà l’allenatore dell’Inter la prossima stagione. Inzaghi sa come tutti che per l’Inter sarà un’estate ancora complicata, come per gran parte delle italiane”.
Il cronista nerazzurro, però, va cauto sul mercato in entrata: “L’Inter proverà a fare un attaccante, magari non una seconda ma una prima punta, un titolare al posto di Dzeko, lo Scamacca di turno. Non è detto che sia lui, perché ci vogliono un sacco di soldi. Poi un centrale di difesa e si cercherà di completare la rosa, qualcuno dice Frattesi. Ma niente di clamoroso, nessun colpo da 100 milioni e nessun ingaggio da 8 milioni”.
I movimenti nerazzurri dovrebbero comunque riguardare anche la difesa, dove il preferito di Biasin resta Bremer: “Se dovessi scegliere lo prendo a scatola chiusa. Non solo per quello che sta facendo vedere da un anno a questa parte, mi piace molto il professionista per quello che ha fatto per il Torino. Per il rinnovo, per come parla, per il suo atteggiamento in campo, mi sembra abbia un bel tipo di atteggiamento. Il problema è che lo vogliono tutti”.




















