Bordata sulla Juventus: “Tutta colpa di Cristiano Ronaldo”

Nonostante siano passati due mesi dall’addio, la partenza di Cristiano Ronaldo tiene banco in casa Juventus: “Era il capro espiatorio”

L’estate della ‘Vecchia Signora’ si può riassumere in quegli ultimi e convulsi giorni che hanno portato Cristiano Ronaldo a Manchester. Le polemiche non si sono mai placate, complici anche risultati insoddisfacenti della Juventus.

Bordata sulla Juventus: "Tutta colpa di Cristiano Ronaldo"
Cristiano Ronaldo ©️Getty Images

L’addio di CR7 ha evidenziato ulteriormente i problemi in attacco dei bianconeri, che hanno faticato a trovare la via del gol in questo inizio di campionato. Nella giornata di oggi ci ha pensato Patrice Evra ha riaccendere gli animi sul portoghese, parlando della Juventus in una lunga intervista.

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Juventus, Evra: “Troppa pressione in Italia, Ronaldo era il capro espiatorio”

Juventus, Ronaldo ha lasciato il vuoto: ora l'attacco è un problema
Cristiano Ronaldo ©️ Getty Images

Patrice Evra è ancora amatissimo dai tifosi della Juventus, che si godono le sue gesta social e le sue esultanze alle vittorie dei bianconeri. Il francese, però, è anche una bandiera del Manchester United e intervistato da ‘Repubblica’ è tornato a parlare di Cristiano Ronaldo. “Ha bisogno di amore e rispetto. Aveva capito che ormai a Torino stava diventando il capro espiatorio dei risultati deludenti della Juve”.

Zio Pat ha difeso il portoghese anche dalle tante critiche ricevuto nel Belpaese: “Critiche ridicole e ipocrite. Poi le parole di Allegri quando disse che Cristiano non avrebbe giocato tutte le partite hanno pesato. A Manchester mai nessuno si permetterebbe di criticarlo, questo è stato decisivo per il suo addio”.

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Infine, Evra ha parlato anche delle enormi pressioni a cui sono assoggettati i giocatori in Serie A: “In Italia si lavora troppo, con più equilibrio le italiane potrebbero vincere la Champions League con molta più facilità. Io l’ho vissuto alla Juventus, del tipo che se non ci si allena in maniera durissima non si vince, per me era tutto esagerato”.

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