I fischi ricevuti dal portiere della Nazionale, e del Paris Saint-Germain, Gigio Donnarumma, continuano a far discutere. Oggi, però, solo applausi per lui 
Prima i fischi, al ‘Meazza’, poi gli applausi, allo ‘Stadium’. È questa l’altalena di emozioni che ha vissuto il portiere dell’Italia, Gigio Donnarumma, in questi ultimi pochi giorni. Nella semifinale contro la Spagna di Luis Enrique, poi risultata vincitrice, il pubblico di Milano, di fede milanista, lo ha sonoramente fischiato: il vulnus della questione è il passaggio, a parametro zero, del calciatore al Paris Saint-Germain nella scorsa sessione di mercato. Di contro, oggi a Torino, con la fascia di capitano al braccio, il 22enne estremo difensore campano è stato accolto dai numerosi applausi da parte del pubblico presente ad assistere alla finale per il terzo posto, conquistato grazie ai gol di Barella e Berardi, contro il Belgio.
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Sulla questione è intervenuto anche Xavier Jacobelli, direttore di ‘Tuttosport’: “I fischi a Donnarumma sono totalmente inaccettabili – le sue parole a ‘Tutti Convocati’ su ‘Radio 24’ – Li ho trovati completamente fuori luogo. È una questione di civiltà, non esiste proprio. Se vuoi fischiare Gigio lo fai in Milan–Paris Saint Germain. Si è visto che contro la Spagna è stato condizionato”.