Quagliarella, se un titolo vale più di un sorriso

Fabio Quagliarella è l’ultimo calciatore accostato alla Juventus. L’attaccante della Sampdoria è l’ultima idea per rinforzare l’attacco

Se un titolo potenziale vale più di un sorriso certo, Fabio Quagliarella dovrebbe correre a piedi per raggiungere Torino. Se vuole ancora divertirsi, al tramonto di una carriera brillante, farebbe bene a starsene dov’è ora, in famiglia, a casa sua. La Sampdoria è la sua oasi felice, la sua donna, la Juventus una distrazione, un effimero traguardo, per concludere con dubbio prestigio una vita da bomber di provincia con scampagnate europee. Il mercato al risparmio costringe anche una società come la Juve a guardare nella sezione “occasioni” per l’attaccante giusto. Oltre a Llorente, un altro romantico ritorno, l’ultima idea è Quagliarella. La trattativa c’è, esiste, è concreta. L’attaccante ci sta pensando. Valuta tutto. Fa tremare i suoi tifosi e i fantallenatori che anche quest’anno avevano scommesso su di lui.

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Quagliarella per Pirlo
Quagliarella e Pirlo (Getty Images)

Quagliarella e la Sampdoria: i numeri di un bomber senza età

Quagliarella conserva l’innocente passione del calcio in terra battuta, si diverte anche a 38 anni, è capace di gol straordinari – soprattutto contro il “suo” Napoli – e quando non gli riescono si accontenta di farli semplicemente belli. Alla Sampdoria, dov’era già stato, è tornato a sorridere: dal 2016 ha sempre raggiunto la doppia cifra in campionato, nel 2019 si è fermato a 26 vincendo la classifica marcatori, ora è già a 7 dopo 14 partite. Dei blucerchiati è leader, capitano e bandiera, il riferimento dell’attacco e il rifugio dei più piccoli che a lui si rivolgono per consigli e suggerimenti.

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Quagliarella alla Juve: ma ne vale la pena?

La Juventus vorrebbe dire ordine, disciplina, la palla condivisa con Ronaldo, una Champions e uno scudetto potenziali, l’ombra avanzata dalla luce altrui, l’onore di fare panchina e tornare utile, nel caso, quando qualcuno avrà il raffreddore o mal di pancia. La Juventus non cerca Quagliarella, ma una posizione lavorativa. Uno vale l’altro. C’è un vuoto da riempire. Serve una punta di scorta. L’idea Quagliarella vale Llorente o Pellè. Basta arrivi qualcuno. Gli converrà mollare tutto?

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Nei suoi quattro anni di Juve, dal 2010 al 2014, nel pieno della carriera, le cose non andarono troppo bene: appena trenta gol, mai in doppia cifra in campionato e un infortunio al crociato che ostacolò la sua voglia d’emergere. Alla Samp ha ritrovato brillantezza, fiducia, continuità: appena 9 gare saltate per problemi fisici, poi sempre in campo, fisico permettendo, determinante e decisivo, sordo ai 38 anni che rappresentano solo un numero. Poi arrivò la Juve: chissà se stavolta ci sentirà.

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