Inter, qual è il vero Conte? La carriera europea è disastrosa

Sta facendo tanto discutere la prestazione dell’Inter con lo Shakhtar, ma non è la prima volta che Conte delude in campo europeo

Nel corso della sua vita da allenatore, Antonio Conte ha viaggiato su due binari diversi. C’è quello nazionale, che vince campionati e coppe varie. Poi esiste un altro tipo di Conte: quello che gioca in Europa con una grande squadra e spesso e volentieri ne esce con le ossa rotte, anche contro avversari obiettivamente inferiori. Alla Juventus si possono ammirare il Dottor Jekyll e il Mr. Hyde che vivono nella controversa personalità di quello che oggi è l’allenatore dell’Inter.

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Conte, i percorsi in Europa con Juventus e Chelsea

Con la Juventus, Antonio Conte ha vinto tre campionati di fila ma è arrivato al massimo ai quarti di finale in Champions League. Superò con successo il girone, battendo Chelsea e Shakhtar -una squadra che ritornerà nel suo destino anni dopo- e il Celtic agli ottavi. Poi, il Bayern Monaco: cinque gol presi contro la futura vincitrice nella Champions del 2012/13. Probabilmente l’esperienza migliore della sua carriera in Europa, quando aveva “una squadra da dieci euro in un ristorante da cento euro“. L’anno dopo l’uscita con il Galatasaray, con sei punti in sei partite nel girone. Pareggio con i turchi in casa e con il Nordsjaelland andata e ritorno. Infine, il disastro alla Turk Telekom Arena, una sconfitta per 1-0 e la retrocessione in Europa League.

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Conte durante la partita contro il Galatasaray (@Getty Images)

Nella ‘piccola Europa‘ fu capace di arrivare fino alla semifinale nel 2013/14, gettando all’aria la possibilità di vincere l’Europa League in casa allo Stadium, pareggiando 0-0 con il Benfica. Una partita che ha ricordato molto quella con lo Shakhtar ieri, per l’incapacità di trovare soluzioni offensive vincenti. Nel continente europeo subentra la parte peggiore di Conte: una persona costantemente arrabbiata, incapace di arrangiarsi e pescare il coniglio dal cilindro, un po’ come quando prese tre gol dal Barcellona o dalla Roma alla guida del Chelsea, campione d’Inghilterra in carica.

Con l’Inter è andata pure peggio

Il percorso europeo di Conte nel suo primo anno all’Inter si è concluso con una finale di Europa League. Ma ci sono diversi aspetti da considerare. Il primo è che è arrivata l’uscita dai girone di Champions e in Europa League è stato ‘facilitato‘ (tra mille virgolette) dalla formula introdotta in corsa dalla UEFA, la Final Eight. Un modo per concludere le competizioni in fretta ed evitare che i club perdano milioni e rischino il fallimento. La sconfitta contro il Siviglia ha fatto molto male, soprattutto perché la vittoria era alla portata dei nerazzurri dopo aver superato con successo squadre come lo Shakhtar.

Inter Conte
Antonio Conte (Getty Images)

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Questa stagione, invece, a dicembre Conte è già uscito da ogni competizione europea: solo una vittoria in sei partite contro Real Madrid, Gladbach e Shakhtar. Troppo poco per sperare di andare avanti nella competizione più importante del mondo. Nel corso della sua carriera, ha vinto solo 22 partite in Europa su 50: meno della metà. Tanti i pareggi e le sconfitte in anni in cui i propri club lo hanno accontentato in tutti i sensi sul mercato. Il fallimento in Champions e in Europa League come risposta a una carriera che -tolto il secondo anno al Chelsea- ha portato finora solo primi e secondi posti in campionato. Ma qual è il vero Conte? Ai posteri l’ardua sentenza.

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