Napoli, il retroscena su Maradona: “Lo avevo preso già nel 1978, ma…”

Napoli, l’ex allenatore azzurro Gianni Di Marzio rivela un retroscena su Maradona: poteva arrivare con sei anni di anticipo

Napoli piange la morte di Maradona e ricorda i sette anni di trionfi, tra il 1984 e il 1991, con il ‘Pibe de Oro’. Un ciclo che forse avrebbe potuto essere molto più lungo, come ricorda Gianni Di Marzio, ex allenatore azzurro alla fine degli anni ’70. A ‘Tuttosport’ infatti racconta: “Nel 1978 ero in Argentina per seguire i Mondiali. Chiesi di qualche giovane interessante e mi fu fatto il nome di Maradona. Aloisio, dell’Argentinos Juniors, mi conosceva e organizzò una partita per farmelo vedere. Dopo dieci minuti, chiesi di toglierlo dal campo: c’erano tanti giornalisti italiani, non volevo farmelo sfuggire. Gli feci firmare i documenti per 220mila dollari. In Argentina in quel periodo fummo sempre insieme. Ma il presidente Ferlaino non volle, pensava fossi fissato con i giovani”.

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“Il mio rammarico è sempre stato quello di non averlo preso prima – prosegue – In ogni intervista mi ha sempre ringraziato e avevamo un ottimo rapporto. E’ venuto a trovarmi a Padova, ha sempre avuto un grande rapporto anche con mio figlio Gianluca (oggi giornalista di ‘Sky’, ndr). Volevo andare a trovarlo con suo figlio Diego alla fine dell’emergenza”.

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