CMIT TV – Angelo Pisani, avv. di Maradona: “Rifondiamo il calcio di Diego”

Intervenuto ai microfoni di CM.IT, Angelo Pisani, avvocato di Maradona ha raccontato: “Con lui sono stato dal Papa e da Fidel Castro”

Ci sono momenti in cui è difficile trovare le parole giuste per raccontare uno dei più grandi protagonisti del mondo del calcio, e allora è giusto lasciar parlare chi lo ha vissuto da vicino. Intervenuto alla diretta straordinaria di ‘Calciomercato.it‘ per la morte di Diego, l’avvocato di Maradona Angelo Pisani ci ha raccontato alcuni aneddoti del loro rapporto. Poi l’avvocato ha lanciato un accorato appello alla città di Napoli, di intitolare il San Paolo al numero ’10’, e al mondo del calcio di recuperare i valori insegnati da Maradona. Ecco le dichiarazioni dell’avvocato Pisani ai microfoni di CM.IT.

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Il CALCIO DI MARADONA- “Stanno piangendo tutti i tifosi del mondo, non solo i tifosi azzurri, oggi è morto il calcio. Tutti quanti noi, in memoria di Diego dovremmo impegnarci per rifondare il calcio vero, il calcio di Maradona. Che non è il calcio del business, delle speculazioni e dei sistemi che purtroppo vediamo ogni domenica e ogni giorno in cui si gioca. Maradona ha combattuto contro i poteri forti, per denunciare i lati oscuri ed il male che c’era nel calcio. In memoria sua si dovrebbe rifondare un calcio vero, un calcio fatto di pallone. Maradona non morirà mai, perché è un genio, è la storia è la positività. Oggi muore un calcio che tutti noi abbiamo il dovere di ricostituire”

DISPUTE LEGALI- “Eravamo a buon punto, lo riportammo a Napoli. Andai a Dubai nel 2010 e gli comunicai che non era mai esistita l’evasione fiscale. Abbiamo avuto la sospensiva di ogni atto esecutivo nei suoi confronti e a Marzo 2021 avevamo l’appuntamento in Cassazione per chiarire definitivamente questa vicenda. Ma Maradona non ha mai pensato al denaro e nemmeno a queste vicende fiscali e mi diceva: “Io so che sono innocente”. Quando dimostrai formalmente che era innocente si commosse e disse: “Io lo so, però lo voglio dire alle mie figlie”. Sono testimone del suo abbraccio con il figlio Diego Armando jr. È un uomo che non ha mai fatto del male a nessuno, tutti gli errori li ha pagati sulla sua pelle e ha dribblato ogni difficoltà”.

COMMEMORAZIONE- “Purtroppo non si possono organizzare manifestazioni in sua memoria, quindi il minimo che possiamo fare è quello di intitolare formalmente lo stadio San Paolo a Maradona. Solo formalmente, perché è già lo stadio di Maradona”

ANEDDOTI- “Non esistono aggettivi per descrivere Maradona, con lui sono stato dal papa, da Fidel Castro, da Maduro in Venezuela. A raccontarlo non si può comprendere il clima che ci circondava quando eravamo insieme a Maradona, io posso solamente ringraziarlo per quello che mi ha fatto vivere”

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