Serie A, dal protocollo al rischio infortuni: parla Della Frera

Walter Della Frera, membro AIC della Commissione Medica FIGC, parla del protocollo che la Serie A sta attuando per la ripartenza del calcio. 

Le alte sfere del calcio italiano continuano a lavorare sulla ripartenza della Serie A anche se continuano ad esserci molteplici incognite e problemi da risolvere. Intanto  Walter Della Frera, membro AIC della Commissione Medica FIGC, ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’ si è soffermato proprio sul nuovo protocollo: “Il nostro Protocollo è simile a quello tedesco. Abbiamo avuto particolare attenzione alla logistica, sono circa 32 pagine. Alla fine la parte medica è stata quella più semplice. Con il nuovo protocollo è rimasta uguale a quella degli allenamenti, salvo evoluzioni dal punto di vista diagnostico che permetta di modificare la quarantena che è attualmente di 14 giorni. In caso di modifiche di DPCM e di altri fattori, abbiamo 15 giorni di tempo per l’eventuale ripresa del campionato, quindi possiamo fare ulteriori modifiche. Ovviamente tutto va concordato con CTS ed il Ministro e quindi può essere modificato da un momento all’altro. La prudenza e la gradualità sono estremamente importanti, magari tra due settimane saremo di fronte a tutta un’altra situazione”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!

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Pallone Serie A © Getty Images

Della Frera si è quindi soffermato sui rischi della ripartenza per i calciatori: “Nel protocollo, non siamo entrati nella definizione degli orari delle gare da disputare. Dal mio punto di vista, senza partite amichevoli, uno stop prolungato, potrebbe portare un alto rischio di infortuni. Detto ciò, giocare ad in un orario caldo, ogni tre giorni, può portare a disidratazione e tantissime alte cose che abbassano il rendimento. Test sierologici? Attualmente li abbiamo lasciati al protocollo dell’FMSI. L’attendibilità vera è quella dei tamponi, certo quelli sierologici sono utili, ma non indispensabili. Le modifiche riguarderanno sicuramente i test molecolari salivari. Se fossero validati, in quel momento con un test più facile di un tampone comune, potrei fare uno screening la mattina della partita. Questo test è al vaglio del Ministero della Salute, credo sarà disponibile per inizio giugno. Gli studi attuali sono sulla validità del test, stiamo aspettando con ansia per capire se sono validi o meno”.

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