Milan, Rangnick detta le condizioni: 80 milioni per il mercato

In casa Milan si fa sempre più calda la pista Rangnick per il futuro: il tedesco detta le condizioni. Vuole 20 collaboratori e 80 milioni per il mercato.

Sembra farsi sempre più concreta l’ipotesi Ralf Rangnick per la panchina del Milan del prossimo anno. Il tedesco, ex tecnico di Lipsia e Schalke 04, sembra essere il principale candidato per la panchina rossonera per quello che appare un ennesimo progetto di rifondazione. L’arrivo di Rangnick comporterebbe gli addii di Pioli, Massara e di Paolo Maldini, che non ha gradito le ultime esternazioni del tedesco.

LEGGI ANCHE >>> Calciomercato Milan, la ‘preferenza’ di Bonaventura

Calciomercato Milan, le condizioni di Rangnick

Come riferisce ‘Sportmediaset’, Rangnick avrebbe però dettato condizioni ben precise al Milan. Il tedesco vuole pieni poteri, ma è intenzionato ad affidarsi ad una squadra composta da ben 20 collaboratori, che comprenda sia i ruoli di campo che quelli extra come scouting e settore giovanile, oltre ad uno psicologo per la squadra. Rangnick non ricoprirebbe soltanto la figura dell’allenatore, ma quella di un vero e proprio manager all’inglese: con un ruolo anche da direttore dell’area tecnica e un apposito ufficio a Casa Milan. Moncada verrebbe promosso a direttore sportivo.

Per restare aggiornato con tutte le news legate al mondo del calcio CLICCA QUI

Al tedesco verrebbero attribuiti pieni poteri sul mercato e per agire al meglio avrebbe chiesto alla proprietà di stanziare 80 milioni di euro. Non è però escluso che questa somma possa aumentare anche grazie ad alcune cessioni. Su tutte quelle di Kessie e Paqueta.

ibrahimovic milan
Zlatan Ibrahimovic (Getty Images)

A partire però potrebbe essere anche Zlatan Ibrahimovic, a cui non verrebbe rinnovato il contratto. L’eventuale risparmio ottenuto dall’ingaggio dello svedese verrebbe a sua volta reinvestito sul mercato: l’obiettivo è investire su giocatori giovani e futuribili.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:

Calciomercato Milan, l’ex commenta le mosse societarie

Serie A, i presidenti sul piede di guerra: “Così non si riparte”

Impostazioni privacy