Roma, dall’avventura da dirigente ad un futuro ritorno: le confessioni di Totti

L’ex capitano giallorosso ha spaziato su diversi argomenti lanciando anche un chiaro segnale

ROMA TOTTI DIRIGENTE FUTURO / È un Francesco Totti a 360° quello che ha parlato a cuore aperto ai microfoni di “Linea Diletta” su 'Dazn'. L'ex capitano della Roma è partito dai cambiamenti rispetto al passato: “Io ho vissuto a cavallo di un periodo di grande cambiamento che secondo me è stato negativo. Prima c’era più spontaneità, dialogo, divertimento, si condividevano più momenti nelle altre camere dei compagni, giocando a carte per esempio si stava più a contatto: invece adesso, tra computer, social, smartphone ti chiudi più in camera tua, da solo… per me è la depressione! Io adesso avrei faticato”.

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Roma, mai dire mai per il futuro: le confessioni di Totti

Totti ha parlato anche della sua ultima avventura, quella da dirigente giallorosso: “Quando ero dirigente mi sarei strappato i vestiti pur di giocare. Da fuori tutto è più semplice, siamo tutti bravi, forti, e giudichiamo chi sta in campo, ma chi ha giocato sa bene che sono due cose differenti. Da giocatore ero più espansivo, ero me stesso, mentre da dirigente devi sempre stare attento a quello che dici”.

ADDIO – “Ho sempre avuto passione, e per un calciatore è tutto. Se lavori con determinazione e spensieratezza, ti esce fuori qualcosa di incredibile. La fine, però, prima o poi arriva. La mia è stata inaspettata, ma giusta. Ci ho messo due anni a metabolizzarla, perché non è stata una mia decisione. Non mi sono mai pentito delle mie scelte, anche se quando avevo 25 anni e mi chiamò il Real Madrid dei Galacticos mi ero trovato un po’ disorientato. Ancora oggi, quando incontro giocatori di quel Real, mi dicono: ‘Tu sei pazzo, hai rifiutato la squadra più forte del mondo’. Io però ho fatto una scelta d’amore, non la rinnego. Giocare 25 anni con la mia maglia del cuore è stata una doppia vittoria”.

FUTURO – “Se tornerò alla Roma con un’altra proprietà e un nuovo ruolo? Mai dire mai. Il dirigente non me l’hanno fatto fare perché ero ingombrante…”.

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