A Parma il tecnico toscano spera di andare alla sosta con altri tre punti per alimentare l’obiettivo scudetto e puntare a recuperare qualche giocatore
Di polemiche in questo inizio di campionato ce ne sono state, anche in casa Milan. E tante si sono concentrate sull’attacco, da Rafael Leao che è stato fermo diverse settimane per infortunio a Santiago Gimenez. Il messicano ha giocato 11 partite complessive tra Serie A e Coppa Italia, segnando solamente un gol. In campionato, però, il conto è ancora fermo a zero dopo dieci gare. Bottino decisamente magro per l’attaccante titolare del Milan.

Su di lui tante critiche, per qualche errore grave a cui si è associata anche un po’ di sfortuna, va detto, visti i gol annullati per fuorigioco anche minimo. Le difficoltà dell’ex Feyenoord comunque sono state abbastanza evidenti e lo stesso attaccante in queste ore è uscito allo scoperto per provare a spiegarle. E contestualmente annunciare anche di doversi fermare per qualche giorno. “Da diversi mesi sto giocando con un infortunio alla caviglia che non mi ha permesso di essere al 100%, né di sentirmi a mio agio in campo”.
Gimenez allo scoperto: “Il dolore alla caviglia è troppo, devo fermarmi”. Le ultime su Parma-Milan
Su Instagram Gimenez ha proseguito: “Con determinazione ho continuato ad aiutare la squadra, ho continuato a giocare, ma il dolore è aumentato: è arrivato il momento di fermarmi. Adesso devo concentrarmi sul recupero e prepararmi per tornare con voi il prima possibile”. Allegri gli ha sempre dato fiducia, lo ha anche difeso, probabilmente anche consapevole di questi problemi.

Per alzare il rendimento serve qualcosa in più, a partire dalla condizione fisica. Non è dato sapere l’entità effettiva dello stop, ma le sue parole in ogni caso danno l’appuntamento a dopo la sosta. Sabato sera il Milan è impegnato a Parma, dove Allegri dovrebbe riavere Pulisic e magari anche Rabiot, col francese però più in dubbio. L’americano con buona probabilità ci sarà e darà il cambio numericamente a Gimenez. Come punta da valutare Nkunku, che con la Roma ha fatto abbastanza bene anche se non ha impressionato.




















