Mladen Zizovic ha accusato un malore durante la partita contro il Mladost e non ce l’ha fatta: lo sconforto dei giocatori e il comunicato del club
Una tragedia ha colpito nella serata di ieri la Serbia e il mondo del calcio. Era in corso la partita tra Mladost e Radnicki 1923, in panchina l’allenatore degli ospiti, in vantaggio per 2-0, si accascia al suolo. Siamo intorno al minuto 22. Mladen Zizovic riceve le prime cure immediate in campo e viene trasportato d’urgenza in ospedale, ma lì non si è potuto fare altro che constatare il decesso. Aveva solamente 44 anni.

Un dramma assurdo, che ha gettato nello sconforto e schockato anche i giocatori in campo, che nel frattempo avevano ripreso la gara, sospesa definitivamente dall’arbitro al 42′ mentre dava la notizia. Incredulità e lacrime allo stadio, con delle immagini davvero forti che hanno fatto già il giro. Zizovic era appena alla sua terza partita con il Radnicki, squadra di prima divisione serba. Zizovic ha giocato per diversi club in Serbia, poi nel 2017 l’inizio della carriera di allenatore con il Radnik di Bijeljina. Ha guidato in seguito lo Zrinjski, lo Sloboda Tuzla, l’Al-Kolod, lo Shkupi e il Banja Luka con cui aveva scalato la Conference League lo scorso anno fino agli ottavi di finale, eliminato dal Rapid Vienna.
Morto Mladen Zizovic: l’annuncio del suo club
A dare l’annuncio della morte di Mladen Zizovic, che avrebbe compiuto 45 anni a fine dicembre, il suo stesso club: “Con il più profondo dolore informiamo il pubblico, i tifosi e gli amici sportivi che il nostro capo dello staff professionistico, Mladen Zizovic, è deceduto durante la partita di stasera tra Mladost e Radnicki 1923 lucani”.

“La nostra società ha perso non solo un grande esperto, ma soprattutto un brav’uomo, amico e sportivo che con la sua sapienza, energia e nobiltà ha lasciato un segno profondo nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano. La squadra di calcio Radnicki 1923 porge le più sincere condoglianze alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con lui l’amore per il calcio. Riposa in pace, giovanotto”.




















