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Lazio-Cagliari, continua la protesta. E quanta emozione per il ricordo di Paparelli e Galeone

Oltre ai consueti striscioni, che prendono spunto da Trilussa, momenti toccanti dedicati a Giovanni Galeone e a Vincenzo Paparelli

All’Olimpico va in scena una gara importante sia per la Lazio che per il Cagliari, a caccia di conferme e soprattutto di punti. I saridnon vincono da un mese e mezzo, i biancocelesti faticano a segnare: una sola rete nelle ultime tre, in cui almeno hanno tenuto la porta inviolata. Ma dopo il bel successo con la Juve il pareggio di Pisa ha deluso e neanche poco.

Tifosi Lazio (Ansafoto) – calciomercato.it

A prescindere dai risultati in campo, però, continua la protesta della Curva Nord nei confronti della dirigenza e del presidente Claudio Lotito, bersaglio dei soliti cori per tutto il primo quarto d’ora, come ormai deciso in tutte le gare casalinghe della Lazio. “Nun è pe cattiveria, ma n’omo solo è bono a fa er buffone. Nojantri nun ciavemo vocazzione, nojantri semo gente troppo seria!”, recita lo striscione in Nord che continua a prendere spunto dalla tradizione romana, da Trilussa in particolare. Stavolta i versi sono presi da ‘Er buffone’.

Poco prima invece i momenti toccanti a ricordare Giovanni Galeone e Vincenzo Paparelli, tifoso laziale che perse la vita il 28 ottobre del 1979 mentre era allo stadio durante un derby con la Roma, colpito al volto da un razzo partito dalla curva avversaria. Insieme agli stendardi, l’emozionante scritta illuminata ‘Vincenzo’ a coprire tutta la curva.

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