Il rigore fischiato a Gimenez dopo il contatto con Parisi non andava dato in campo. Sotto esame gli errori di Marinelli e Abisso
Il Milan ha battuto 2-1 la Fiorentina nel posticipo domenicale della settima giornata di Serie A. Una gara che ha portato con sé tantissime polemiche per il gol decisivo su rigore segnato da Leao per un presunto fallo di Parisi su Santi Gimenez. Un penalty non concesso subito in campo dall’arbitro Marinelli, ma soltanto dopo revisione al monitor su segnalazione del Var Abisso.

Intervenuto a ‘Dazn’ nel corso della trasmissione Open Var, il componente dell’AIA Andrea De Marco ha confermato quanto detto ieri nella moviola di Calciomercato.it. Ossia che se fosse stata fischiata la massima punizione subito, sarebbe stato un rigorino ma si poteva quasi accettare la decisione. Resta che il fatto che quel contatto non doveva portare ad un calcio di rigore e, soprattutto, che mai il Var sarebbe dovuto intervenire per farlo assegnare.
Dialogo Arbitro-Var sconcertante: decide tutto Abisso. Possibile cambio di regolamento
Il dialogo tra l’arbitro Marinelli e la sala Var evidenzia in primo luogo che il fischietto di Tivoli aveva visto e giudicato il contatto tra Parisi e Gimenez come non falloso. Ma il Var Abisso lo richiama lo stesso all’On Field Review perché a suo avviso c’è una manata e una trattenuta. La cosa grave è che si sente l’arbitro palermitano chiedere all’operatore tecnico di dargli un’altra inquadratura per poter valutare l’intensità del contatto. Così però è stato violato il protocollo Var, secondo cui il giudizio sull’intensità va lasciata al direttore di gara.

L’ammissione di colpevolezza dei vertici arbitrali consente di rigiocare Milan-Fiorentina? No, il regolamento prevede che un errato intervento del Var non costituisce errore tecnico e quindi il risultato viene omologato. De Marco rilascia anche una dichiarazione che sembra presagire ad un cambio di regolamento: “Gimenez accentua molto facendo credere si aver subito un colpo violento, ma così non è. La commissione sta studiando provvedimenti da prendere per questo tipo di situazioni in futuro”.




















