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Torino, Baroni chiarisce sul possibile esonero. Poi sale la tensione e sbotta: “Non avete rispetto”

Le parole del tecnico granata che sta vivendo ore decisive per il suo futuro, poi la scena di tensione a fine conferenza

Marco Baroni è tornato all’Olimpico con sensazioni dolci e amare. Dolci per una buona prestazione in trasferta, in cui ha sfiorato la vittoria, e anche per gli applausi dei suoi ex tifosi. Amare ovviamente per due punti sfumati all’ultimo secondo. Il tecnico granata però evidenzia un certo nervosismo anche nei confronti della stampa, tanto che alla fine della conferenza interviene nell’alterco tra due giornalisti sbottando per dei comportamenti che non gli erano piaciuti durante la stessa conferenza: “Voi non mi conoscete. Non avete rispetto di me e della vostra categoria, dei vostri colleghi”. Tutto durante una discussione accesa tra due giornalisti. Insomma, la situazione di certo non è serenissima a livello ambientale.

Marco Baroni (LaPresse) – calciomercato.it

Sulla partita, invece, queste le parole di Baroni: “Peccato, abbiamo buttato una vittoria nostra. Abbiamo commesso un’ingenuità, è un percorso, ci sono alcuni che devono trovare la fiducia. Si passa anche da questi errori, rimane il valore di una partita importante, in un momento non facile. Basti vedere il volumo di gioco creato, posso solo dire bravi ai ragazzi. Questa è la strada, ci sono delle aree di miglioramento. Ma non lo dico per alibi, lo dico per i ragazzi”.

Sereno per il futuro? “Io sono serenissimo. All’interno non ho mai percepito qualcosa di diverso se non la convinzione di lavorare tutti insieme. Qualche imprecazione vedendo il calendario l’ho tirata. Normale, trovare nelle prime 7 giornate 6 delle prime 7 non è il massimo. Ci sono delle difficoltà, ma ci rafforzeranno molto nel cammino di questa squadra”.

In questo momento della carriera lei sentiva l’obbligo di trovare una piazza più tranquilla senza la pressione di trovare i piani alti della classifica? “Intanto voglio ringraziare i tifosi. Io sono stato benissimo qui, è stata un’annata con grande passione, umiltà. Purtroppo ci sono state due partite non fortunate, ma non recrimino mai. Ora ho la testa nel Torino, che mi ha dato una grande opportunità, darò tutto me stesso per creare un percorso che sia un po’ più duraturo”.

Ha parlato con Cairo e Vagnati? “Non sentivo i fucili spianati addosso. Anzi, ieri abbiamo fatto un pranzo in assoluta armonia. Come sapevo io le difficoltà nell’iniziare un percorso con il Torino, ne era cosciente anche la proprietà e i miei dirigenti”.

Che emozione ha provato oggi anche con il coro della curva? “La Lazio ti entra dentro, quindi è stato bellissimo e ringrazio ancora una volta. Credo che la gente abbia percepito la passione con cui ho fatto tutto l’anno, è per questo”.

Quanto siete vicini alla qualità ideale della sua squadra? “Sentire e vedere ridere persone davanti a te mentre fai la domanda non è bello, mi ha fatto perdere la concentrazione. Ma state sereni, perché io sono un uomo tosto, che non molla e so benissimo le difficoltà che incontreremo ma queste mi danno un’energia che non immaginate nemmeno. Ho chiesto una prestazione di valore, è lì che trovi le risposte. A volte il risultato ti penalizza, ma quando fai una prestazione di forza, idee, determinazione è la strada giusta”.

Mi sembrano questi 90 minuti una sintesi della scorsa stagione: la squadra gioca bene, magari è sfortunata, poi non riesce per qualche dettaglio. “In questo momento c’è il dolore di aver buttato via una vittoria, bastava calciare via quel pallone. Ma c’è anche la gioia che la squadra ha dato tutto”. Poi la tensione finale che vi abbiamo raccontato.

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