Il belga è diventato già un caso per gli azzurri e per Antonio Conte, che sta “subendo” il belga: è scattata anche la ‘sanzione’ automatica
A due giorni da Milan-Napoli e alla vigilia della sfida di Champions tra gli azzurri e lo Sporting che Conte è obbligato a vincere, al centro di tutto c’è ancora la questione De Bruyne. L’ennesima prova non convincente, nonostante il gol su rigore, ma soprattutto l’ennesima sostituzione e il botta e risposta conseguente restano un tema molto caldo e da risolvere assolutamente.
Il belga non ha preso bene il cambio a San Siro, poi il mister in conferenza ha replicato per le rime. Se sommiamo tutto ai dubbi tecnico-tattici sul nuovo modo di giocare del Napoli che sembra penalizzare McTominay, uomo scudetto solo pochi mesi fa, allora potremmo dire che c’è un caso.

Su ‘La Repubblica’ si approfondisce tra l’altro la questione di una eventuale multa da parte della società a De Bruyne per la reazione alla sostituzione contro il Milan. In questi casi il regolamento interno dello spogliatoio prevederebbe una sorta di “sanzione” automatica. Nulla di clamoroso, basterà un invito a cena al resto della squadra per saldarla.
Conte e Oriali nel frattempo lo avevano già catechizzato, ma già nell’allenamento di ieri sembrava anche il belga aver voltato pagina. Si è trattato quasi di un avvertimento però, d’ora in poi tolleranza zero per chi avrà questo tipo di atteggiamenti. Ma un primo segnale di insofferenza c’è stato, da ambo le parti se vogliamo.
E poi la questione tattica non è ancora per niente superata, che non è il solo aspetto da analizzare secondo Raffaele Auriemma. Il noto giornalista non ha risparmiato De Bruyne dopo la prestazione di San Siro al cospetto di Modric: “Il croato, pur avendo 40 anni, ha dominato in campo per intensità, lucidità e leadership. Sembrava lui il giocatore più giovane. Per il belga prova opaca, quasi anonima”.
Auriemma durissimo su De Bruyne: “Ritrovi una condizione degna invece di questa umiliazione”
Sul proprio profilo Facebook Auriemma spiega così la reazione di De Bruyne: “Non è rabbia, è frustrazione. Una sorta di amara consapevolezza di non essere più quel calciatore dominante di qualche anno fa. Tra lui e Modric non c’è stata partita, un divario enorme. Se esce pure quando il Napoli sta perdendo e gli avversari hanno l’uomo in meno, allora il problema è serio.
Vuol dire che Conte – giustamente – lo sta facendo giocare per il nome che porta. Forse è arrivato il momento di tornare al 4-3-3. Neres e Noa Lang scalpitano e danno la svolta quando entrano, sarebbe giusto se De Bruyne lavorasse per ritrovare una condizione degna di una fama che non merita l’umiliazione di continue ed inevitabili sostituzioni”.

Non solo, perché Auriemma rincara la dose: ‘Il Napoli stava trattando con De Bruyne quando il campionato era in corso, prima che Conte decidesse di rimanere. Non lo ha chiesto lui, era il colpo ad effetto che De Laurentiis voleva dare alla gente se Conte fosse andato via.
Quindi KDB se l’è trovato, e trattandosi di De Bruyne Conte è quasi costretto a farlo giocare, lo sostituisce sempre, quindi vuol dire che lo sta subendo. De Bruyne è andato via dal City ed è venuto al Napoli perché non aveva altre offerte, non lo ha voluto nessuno in Premier e nessun altro lo ha cercato”.




















