Il tecnico giallorosso ha parlato dopo la vittoria in casa dei francesi, firmata da due difensori, che vale i primi tre punti
La Roma esordisce con una vittoria in questa League Phase di Europa League, tornando anche al successo in trasferta e non succedeva addirittura dalla gara di San Siro dell’aprile 2024 col Milan. Fuori dall’Italia invece l’ultima affermazione era stata a settembre 2023.

I giallorossi danno una spallata al match con i due difensori centrali, poi faticano un po’ nel finale col rigore ingenuo provocato da Pisilli anche se di rischi effettivi non ne corrono in ogni caso. Nel postpartita le parole di Gian Piero Gasperini in conferenza stampa.
Partita a due volti, nel primo tempo la solita Roma che conclude poco, poi l’ingresso di Pellegrini ha cambiato gli equilibri. Ha fatto un bel passo in avanti. “Secondo me è stata una buona partita, non è mai facile venire in Europa e giocare con questa sicurezza e personalità. Sappiamo che anche nel primo tempo arrivando spesso al limite dell’area siamo stati poco pericolosi ma le partite durano 95 minuti. Quando giochi e domini una partita in quel modo però va così, abbiamo avuto occasioni nel primo tempo, dobbiamo alzare la velocità e anche la tecnica. Pellegrini ha qualità, ha calciato un calcio d’angolo ben fatto. È entrato bene tecnicamente, ma l’ho visto però un po’ affaticato, forse la partita di domenica ha pesato, l’ho visto meno brillante e meno ricco di energie. Arriva da mesi di inattività, ha bisogno magari di un percorso, di spezzoni di gara, l’importante è vedere sempre quel cuore”.
Le palle inattive sfruttate sono una precisa scelta? “Valgono come gli altri gol, sono una risorsa. Tutte le squadre di livello realizzano gol da palla inattiva, poi il secondo è arrivato con un bell’inserimento di Mancini su cross di Tsimikas. La partita era sotto controllo, poi il rigore ha dato energie al Nizza ma l’avevamo controllata”.
L’ho vista arrabbiarsi per errori di postura. L’errore di Pisilli? “Una grandissima ingenuità, gliela perdoniamo vedendo la carta d’identità ma a giocare a certi livelli non si guarda la carta d’identità. Certi errori bisogna imparare velocemente a non farli. La squadra ha continuato a proporsi dopo l’1-0, nel finale mi sono arrabbiato perché dovevamo mettere più energia lì davanti a disturbarli in costruzione. Dietro ci ha aiutato Hermoso nel contrato, ma dai fiducia all’avversario e può succedere di tutto. Era il momento di essere compatti. Abbiamo un nucleo molto competitivo, abbiamo ragazzi giovani che devono prendere esempio e mettere lo stesso spirito”.
Come si allena l’attitudine ad andare avanti anziché indietreggiare in certe situazioni? “Non devi dare mai per scontato che la partita sia finita, se ti fermi dai energie agli avversari. Il possesso palla va fatto con pochi tocchi, c’è un po’ magari a volte la tendenza a giocare meno il pallone. In certe ripartenze poi ti accordi della differenza tra muovere bene il pallone e stare fermi”.
La gestione di Pellegrini può essere un problema vista la situazione contrattuale? “Assolutamente no, io penso al giocatore partita per partita. Quando lui sta bene e lo vedo forte e gioca, se lo vedo in difficoltà non lo faccio giocare”.
Nizza-Roma, Mancini e la fascia a Pellegrini: “Un gesto da spogliatoio”
Alla vigilia Gasperini aveva chiesto di non fermarsi. La risposta della squadra è arrivata. “Sì, abbiamo fatto una buona partita, il primo tempo sotto controllo, cercando di trovare gli spazi giusti. Li abbiamo trovati con il gol, un po’ un peccato il fuorigioco, ma ci sono state delle buone trame. In fase difensiva abbiamo fatto bene. Nel secondo tempo siamo partiti benissimo, andando sopra. Poi c’è stato l’episodio di rigore, le ultime dieci minuti ce la siamo un po’ complicata. È quello dove bisogna migliorare e cercare di arrivare alla fine delle partite in maniera diversa. È stata una partita tosta, un campo difficile contro una squadra fisica e veloce. Siamo contenti di aver fatto questo esordio in Europa”.

Quanto ti piace e quanto state lavorando su questa libertà di movimento che ti lascia Gasperini? “Mi piace perché è un calcio offensivo, un calcio propositivo. Il mister lo ha detto che una fase difensiva giusta, non dipende solo da noi difensori. Quello che abbiamo fatto stasera è tutta la squadra che pressa e difende bene. La fase offensiva è uguale, non deve dipendere solo dagli attaccanti, ma da tutta la squadra. Lo posso fare due o tre volte a partita e quando c’è lo spazio cerco di andare e trovare la fortuna davanti”.
Il passaggio della fascia a Pellegrini all’intervallo. “Molto semplice. C’è una gerarchia. Chi porta la fascia è quello che ha più presenza. Se Lorenzo è entrato, ha più presenza di me e ha preso la fascia. È un gesto da spogliatoio”.
Escluso Milano, la Roma non vinceva in trasferta da due anni. “Non lo sapevo queste cose, ma era importante iniziare bene l’Europa, tutti i punti contano, la girona è difficile e siamo contenti di questa vittoria. Le statistiche riguardate voi, noi andiamo al campo e cerchiamo ogni partita di fare il massimo”.




















