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Gattuso, scoppia il caso: Israele-Italia “non si gioca”

Alta tensione prima di Israele-Italia, match valido per la qualificazione al Mondiale 2026: protesta anche contro il ct della Nazionale italiana.

Il commissario tecnico della Nazionale ha cominciato benissimo il suo percorso sulla panchina Azzurra. Una vittoria importante contro l’Estonia, con un netto cinque a zero che fa ben sperare in vista delle prossime partite.

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso, scoppia il caos prima di Israele-Italia

L’obiettivo è solo uno: centrare la qualificazione al Mondiale. Non sarà semplice, specialmente perché la diretta concorrente – la Norvegia – ha già battuto gli Azzurri nella sfida dell’andata con un tre a zero tondo. Ora bisogna ribaltare tutto. Serve vincere tutte le partite rimanenti, compreso lo scontro diretto, e superare la banda di Haaland con la differenza reti. Oppure bisogna attendere un regalo da parte dei norvegesi.

E il debutto di Gattuso sulla panchina dell’Italia coincide anche con un secondo match ad alta tensione. Si gioca in campo neutro per via del conflitto, ma in tantissimi hanno chiesto la sospensione della federcalcio israeliana. E scoppia la protesta anche contro Ringhio.

Gattuso, protesta sotto casa prima di Israele-Italia

Oltre alle richieste all’UEFA e FIFA di punire Israele ed estrometterla dalle competizioni ufficiali internazionali, c’è chi chiede alla Nazionale di Gattuso di non scendere in campo. Come forma di protesta. Sarebbe in effetti una protesta molto rumorosa. Potrebbe sconvolgere il mondo del calcio. E sarebbe anche uno schieramento netto contro la federcalcio israeliana, oltre che contro l’intero paese del Medio Oriente.

Striscione sotto casa di Gattuso prima di Israele-Italia
Striscione sotto casa di Gattuso prima di Israele-Italia (Screenshot Facebook) Calciomercato.it

Alcuni concittadini del ct hanno persino esposto uno striscione per chiedere a Rino di non scendere in campo: “Non si gioca con chi uccide bambini”. Proprio Ringhio, nelle conferenze tra Coverciano e pre-partita, ha dichiarato di essere “uomo di pace. Mi fa male il cuore vedere colpiti civili e bambini”. Ma Gattuso ha ovviamente le mani legate. Un eventuale decisione di non giocare la partita per motivi politici farebbe scattare una punizione e multa salatissima contro la federcalcio italiana. E poi l’obiettivo dell’Italia resta sempre e solo uno: conquistare l’accesso alla Coppa del Mondo.

Lo striscione per Ringhio è stato affisso sotto casa sua in Calabria, a Schiavonea. Per alcuni concittadini ProPalestina serve uno schieramento più netto contro Israele. E non basta sentirsi uomini di pace. Attraverso una nota ufficiale, Gattuso è stato criticato per il suo atteggiamento: “Si è nascosto dietro la retorica dell’uomo di sport, e sostenendo di essere contro le guerre (Rino è un genocidio, non una guerra!) ha detto che la partita va giocata”.

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