Tante polemiche e tanti episodi da moviola nella seconda giornata di campionato. Un grave errore e due tocchi di mano giudicati diversamente
Se la prima giornata di Serie A era filata via liscia con poche polemiche e arbitri tutti promossi, non altrettanto può dirsi per la seconda. Due episodi importanti nel posticipo che ha visto l‘Udinese battere a sorpresa l’Inter in rimonta. Non positiva la prestazione del direttore di gara Marchetti, che peraltro non è stato nemmeno aiutato da Lissone: per un problema tecnico il suo primo audio di comunicazione non si è sentito allo stadio né in tv.

Sul tocco di mano di Dumfries, il fischietto di Ostia Lido è perfezionato benissimo, eppure ha bisogno dell’intervento del Var per decretare il rigore per i friulani. Vero è che il pallone arriva da distanza ravvicinata, ma il braccio dell’olandese è troppo largo: aumenta in modo innaturale il volume del corpo accettando il rischio di procurare un penalty. Ce ne sarebbe un altro per i bianconeri per la netta trattenuta di Pio Esposito su Buksa, poco importa che il pallone non arriva al centravanti dell’Udinese e che non cada a terra.
Proteste del Genoa sul gol di Vlahovic che decide la sfida del ‘Marassi’. Non perché ci siano falli del serbo, bensì perché il corner è stato battuto con i rossoblu in dieci. Da regolamento ha fatto bene Chiffi: uscito per farsi medicare, Ellertsson poteva rientra sul terreno di gioco solo dopo la ripresa del gioco. Possibile fallo da rigore su Kelly, ma l’azione è viziata da un fuorigioco dello stesso difensore della Juventus: il colpo di testa di Masini è una giocata, ma non c’è spossessamento e quindi non sana la posizione di offside.
Abisso disastroso, mano Canestrelli non punibili. Lecce-Milan crea un precedente
Gli errori più gravi del week end sono in Torino-Fiorentina. Lasci molti dubbi il contatto tra Ilic e Kean: sembra più rigore ma il Var è tagliato fuori perché l’intensità la valuta l’arbitro di campo. Zero dubbi invece sul fallo di Maripan su Piccoli lanciato a rete: ci sono tutti e quattro gli elementi del DOGSO e quindi il difensore granata andava espulso per aver interrotto una chiara occasione da gol.

Tocco di mano di Canestrelli in area del Pisa. Come Dumfries, il pallone arriva da breve distanza, la differenza sta nel fatto che il braccio è lungo il corpo in posizione naturale. Giusto non assegnare il rigore alla Roma. Attenzione a Lecce-Milan, perché potrebbe creare un precedente pericoloso per il resto del campionato. L’arbitro convalida il gol di Gabbia che si aiuta con una spintarella a due mani: il Var lo richiama e la rete viene cancellata. Da ora in poi ogni difensore che sente le due mani dell’avversario sulla schiena sarà ‘invogliato’ a cadere a terra…




















