Intervista esclusiva ad Eugenio Ascari con un derby d’Italia che si accende fra Inter e Juventus per Dodo, esterno della Fiorentina, ma occhio anche alla suggestione Spalletti
Il calciomercato estivo sta entrando già nel vivo con una serie di colpi importanti sia in entrata che in uscita già messi a referto.

In compagnia di Eugenio Ascari abbiamo fatto il punto della situazione a Ti Amo Calciomercato in onda sul canale YouTube di Calciomercato.it: “La traccia che dovrebbe essere seguita è quella di Fabregas al Como. Osimhen? Presumo rimanga al Galatasaray dove ha fatto bene. Penso che le intenzioni siano poi quelle di trattenerlo”.
Ascari si è quindi soffermato sul futuro di Vlahovic: “È un caso che si trascina da tempo. C’è quasi incomunicabilità tra la dirigenza e chi gestisce il calciatore che sembra quasi voglia andare in scadenza. L’unica via d’uscita a parte le sirene arabe penso sia rappresentata dal Milan che dovrebbe provvedere a liquidare un buon esborso. Calhanoglu? Pare che il calciatore sia destinato al momento di rimanere all’Inter”.
DODO’ – “Tutti gli acquisti dalla Fiorentina alla Juve non hanno prodotto i risultati sperati. Dodò sta trattando da tempo il suo rinnovo con la Fiorentina col contratto ancora fermo sul suo milione e mezzo che non è mai stato rivisto verso l’alto dal suo arrivo. Penso che la Juve possa essere una piazza ma va tenuta d’occhio anche l’Inter. Se qualche società dovesse esercitare la clausola di Dumfries allora Dodò potrebbe rappresentare una buonissima alternativa”.
Nella seconda parte del suo intervento Ascari ha parlato anche del Milan ma soprattutto del futuro dell’ex ct Luciano Spalletti.
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Sul futuro dei rossoneri: “Allegri rappresenta un’enorme garanzia. Penso che il Milan abbia bisogno di un passaggio intermedio attraverso un’annata con qualificazione Champions, poi se si dovesse ripetere un caso Napoli tanto meglio per loro. La squadra ha ancora bisogno di calciatori”.

Infine Ascari ha tracciato la linea sull’ex commissario tecnico: “Spalletti e Mancini sono allenatori dall’indubbio valore e con voglia di stare sul campo. Sono allenatori che ai primi intoppi di qualche big potrebbero essere tirati di nuovo in gioco. Spalletti dove lo vedrei? Forse in questo scacchiere la pedina più debole può essere rappresentata dalla Juventus”.




















