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Roma-Milan, Ranieri ‘cinico’ su Paredes. Poi dribbla su Saelemaekers e l’addio dei big

Il tecnico giallorosso alla sua ultima panchina all’Olimpico in un big match che vale tantissimo per la qualificazione in Europa

La Roma scende in campo per l’ultima partita casalinga della stagione nel big match contro il Milan, reduce dalla sconfitta in finale di Coppa Italia. 

Ranieri prima di una partita della Roma
Atalanta-Roma, primo tempo pessimo: “Imbarazzante, toglilo subito” (LaPresse) – Calciomercato.it

Per Claudio Ranieri sarà invece la 500esima panchina in Serie A e soprattutto la sua ultima allo Stadio Olimpico, che però varrà tantissimo per il futuro del club giallorosso che può ancora qualificarsi in Europa e sognare la Champions. Le parole in conferenza stampa del tecnico:

Il reparto offensivo della Roma è da altissima classifica o andrà rinforzato? “Di mercato ne parleremo a fine campionato, ora non è il momento. I fatti parlano chiaro, per quanti gol abbiamo fatto e quanti ne abbiamo sbagliati. Vedremo il da farsi”.

Ha avuto un contatto con l’Aia dopo Bergamo? “Resto della mia idea. Non giudico se era rigore o no, parlo di uniformità di intenti. Il protocollo Var dice chiaro ed evidente errore. Ci sono stati sia in Italia che in Europa errori molto simili e il Var non è intervenuto. Solo questo, anche per sapere e regolarmi. Poi se qualcuno attacca un mio giocatore anche io lo difendo come ha fatto il presidente Aia. Quello che è successo a noi è successo anche in altri episodi, solo per sapere, con molta tranquillità”.

Domenica sarà la sua ultima all’Olimpico: cosa le mancherà di più? Qual è la differenza con gli altri stadi? “È che siamo romani e romanisti, magari un altro non ha la stessa sensazione. Ricordo quando ero nel settore giovanile della Roma solo a guardare i calciatori mi batteva il cuore. Salire quegli scalini va oltre, vedere lo stadio pieno significa che la squadra cerca di dare il meglio ai tifosi e questa è una sensazione bellissima”.

La Roma può ambire alla Champions il prossimo anno o per lo scudetto? “Abbiamo due aperture di mercato dove saremo ristretti. Cercheremo di sbagliare il meno possibile, poi vedremo. Tante volte non vince la più forte, ma chi è riuscito a costruire qualcosa. Abbiamo giocato a viso aperto con l’Atalanta che è stata formata in 9 anni. Allora dovrei dire che stiamo lì, ma dobbiamo migliorare. Abbiamo iniziato a mettere le fondamenta, piano piano costruiremo una squadra che sia un orgoglio per i tifosi”.

Da cosa è derivata la scelta di escludere Saelemaekers per così tanti minuti? È cambiato qualcosa per il suo futuro? “Di mercato non ne parlo. C’è il fatto che Soulé si è adattato sulla fascia, poi lui si era connesso con Dybala benissimo. Senza Dybala non era più lo stesso. Alexis però è sempre nella mia mente, è importante”.

Quanto è importante l’Europa? “Molto, ma perché voglio arrivarci. Anche per i sacrifici che abbiamo fatto. Poi dopo penserò anche che lo è per la società”.

Con l’Atalanta è stata una Roma di un tipo, il Milan è ferito: come lo affronterete? “Se ci abbassiamo e stiamo attenti è difficile che ci facciano gol. Abbiamo preso gol da Lookman perché siamo rimasti aperti, la palla è sfilata in mezzo ai due. Non è una questione mia che gli dico di abbassarsi. La forza dell’Atalanta è quella. Con gli episodi positivi a Bergamo parleremmo della stessa partita con l’Inter di grande Roma”.

Paredes e Hummels hanno giocato 209 minuti in 8 partite, come mai questa gestione soprattutto per l’argentino? “Cosa abbiamo fatto in quelle 8 partite? (Vinto a parte l’ultima partita, ndr). Grazie”.

Si continuerà a lavorare sulla solidità difensiva anche magari vittorie di misura? Oppure si cercherà la via del gioco dalla prossima stagione? “Cercheremo di fare del meglio che possiamo fare anche pensando alle caratteristiche dei difensori”.

Sa se la Roma ha organizzato qualcosa per salutare i tifosi? “Se l’hanno fatto è giusto che non me lo dicano. Anni fa ne feci 1000 a Londra, entrai nella hall dei 1000 e neanche lo sapevo. Tra qualche tempo guarderò quello che è stato”.

Ha parlato spesso delle prossime sessioni di ristrettezze che attendono la Roma, dobbiamo aspettarci la cessione di un big visto che se ne è parlato anche di questa possibilità? “Voi ne parlate, non noi in società. I mercati sono aperti a mille situazioni. Noi faremo di tutto per dare una squadra competitiva. Ma è importante lo zoccolo duro, la mentalità, questa è una squadra che fa squadra, è seria, si impegna. Noi non possiamo sbagliare i giocatori che arrivano”.

Oggi è il compleanno di Bove. Le piacerebbe vedere un suo ritorno qui in qualsiasi veste? “Devo mandargli un messaggio di auguri. Io lo chiesi a José Mourinho quando era qui e lui mi disse ‘no, lo tengo io’. Altrimenti, magari in prestito, sarebbe venuto a Cagliari. Gli faccio i migliori auguri e gli auguro tutto ciò che desidera, è un ragazzo meravigioso. Non lo conosco, ma bastano le interviste per vedere che tipo intelligenza ha quest’uomo”.

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