Il grave infortunio muscolare patito dal serbo potrebbe avere strascichi e trascinarsi anche per diverso tempo: ecco perché
Sono giorni difficili in casa Juventus: Dusan Vlahovic si è fermato contro il Cagliari dopo aver ciccato un pallone e ha fatto subito il gesto del cambio.

Sostituito da Jonathan David, il serbo ha espresso tutta la sua preoccupazione all’allenatore Luciano Spalletti passando dalla panchina, prima di dirigersi nello spogliatoio.
Gli esami effettuati lunedì hanno confermato le brutte sensazioni avute in campo: “Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione di alto grado della giunzione muscolo-tendinea dell’adduttore lungo di sinistra“, il comunicato ufficiale della Juve.
Sono previsti anche ulteriori approfondimenti, anche per capire se sarà necessario intervenire chirurgicamente. In questo caso, i tempi di recupero si allungherebbero, e non di poco.
“Stagione compromessa con operazione”: la sentenza su Vlahovic
Sulla questione è intervenuto, ai microfoni del canale Youtube di Juvelive.it, il dottor Lorenzo Proietti, ortopedico specialista in traumatologia dello sport: “In questi casi, i tempi di recupero sono abbastanza lunghi, almeno 6-8 settimane di stop.
Sono lesioni che vanno tenute sotto controllo, è il tasso di recidiva che preoccupa in questi casi”.
Ma cosa succederebbe in caso di passaggio sotto i ferri? “Le risonanze specifiche diranno se è una lesione muscolare che interessa la parte tendinea alta, in quel caso ci può essere indicazione a fare una sutura, un intervento chirurgico.
La fase di recupero si può allungare, passando dai due mesi ai tre e mezzo circa. Possiamo dire che la stagione sarebbe decisamente compromessa“. In attesa di novità, la Juve attende con ansia e spera nell’esplosione di David e Openda.




















