L’esterno inglese potrebbe essere l’ennesima scommessa del club bianconero negli ultimi anni
Sancho non è stato convocato dal Manchester United per la tournee statunitense. È una non notizia, visto che è da tempo fuori dai piani futuri dei Red Devils. La notizia, semmai, è un’altra: ancora non è un giocatore della Juventus.

I bianconeri, però, lo hanno in pugno. Per la fumata bianca, stando a indiscrezioni, servono un paio di uscite. Sì, proprio quelle di Mbangula e Weah junior.
Ci siamo per quella del belga destinazione Wolfsburg, quasi per quella del figlio d’arte destinazione Marsiglia di De Zerbi. Per il ruolo di laterale destro piace Molina dell’Atletico Madrid, ma gli ostacoli non mancano. Risolti a quanto pare, invece, quelli per l’esterno inglese che in questi anni ha profondamente deluso le attese. In primis dello United, che per lui investì più di 80 milioni di euro.
Torino e la Juventus possono rappresentare le mete giuste per il rilancio, ammesso che Comolli dia l’ok finale. Stando a Luca Momblano, infatti, il Dg ha ricevuto un “dossier non calcistico” sul classe 2000. Un dossier “non positivo” finito proprio “sul tavolo di Comolli”.
“Ora la decisione spetterà a lui”, ossia al Direttore generale bianconero. Sancho, prendere o lasciare? Per Momblano, che ha parlato nella diretta youtube di Juventibus, la trattativa col Manchester e con lo stesso Sancho “è sostanzialmente fatta e finita“.
Mancherebbe, per l’appunto, il via libera di Comolli all’approdo dell’inglese alla Continassa. Dove nei giorni scorsi sarebbe stato il suo agente, per definire alcuni aspetti del contratto. La Juve ha in pugno Sancho, ma ancora non ha chiuso. O meglio, ancora non ha voluto chiudere… L’accordo con lo United sarebbe sui 15/17 milioni di euro.
Sancho, il Chelsea ha pagato una penale pur di non riscattarlo
La società di INEOS vuole disfarsi a tutti i costi e a titolo definitivo (del resto il contratto scade tra undici mesi) del 25enne tornato a Old Trafford dopo un’annata non esaltante col Chelsea.

Ricordiamo che i Blues hanno pagato una penale di 5 milioni di sterline, circa 5,7 milioni di euro per rispedirlo al mittente e rinunciare all’obbligo di acquisto fissato a 25 milioni di sterline, quasi 29 milioni di euro.




















